Capodrise – Il bando di project financing relativo allo stadio comunale e all’area mercato, secondo la minoranza consiliare, risulterebbe viziato. Questa volta a finire sotto la lente di ingrandimento è la proroga effettuata dall’ingegner Ernesto Palermiti che, sottolineano dall’opposizione, violerebbe la normativa anticorruzione in materia di appalti, risultando violati i principi di pubblicità, trasparenza e parità degli operatori economici.
In caso di mancata revoca del bando, i consiglieri di Sel, del Pd e di “Capodrise C’è” annunciano che trasmetteranno la documentazione all’Autorità Nazionale Anticorruzione, presieduta dal giudice Raffaele Cantone.
“La violazione – spiegano dall’opposizione – si è avuta a seguito dell’ultima determina fatta dal funzionario del settore Lavori pubblici, il quale ha prorogato la scadenza del bando al 20 febbraio 2015, originariamente prevista per il 9 febbraio 2015. Difatti, oltre al rinvio del termine ultimo, il funzionario provvedeva a rimuovere dei ‘refusi di stampa’, diciture proprie di un altro bando (come le seguenti parole: ‘lampade votive’, ‘loculi’, ‘cappelle’, ‘Comune di Piedimonte Matese’, eccetera). Con la determina si provvedeva anche ad eliminare un requisito necessario ed essenziale di partecipazione al bando, previsto nella prima pubblicazione del bando, che è il nulla osta di sicurezza (Nos), un requisito speciale, in possesso di pochissimi operatori economici. L’eliminazione del predetto requisito veniva fatto passare per ‘refuso di stampa’, ma che, in effetti, tale non è, poiché si tratta di un requisito essenziale di partecipazione, che ha limitato in modo effettivo la presentazione di offerte migliorative a quelle del promotore Italgeco e che ha limitato la partecipazione a tanti concorrenti”.
“Pertanto – continua l’opposizione – il primo bando, recante la necessità del requisito essenziale del Nos, è stato pubblicato per ben 56 giorni con le seguenti modalità di pubblicità ‘Albo pretorio on-line, sito internet, pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale numero 143 del 15.12.2014 e su due quotidiani, di cui uno di rilevanza nazionale’; la seconda pubblicazione del bando, senza il Nos, è stata pubblicata solo per 15 giorni e solo sull’Albo pretorio del Comune e sul sito internet. Ciò ha limitato la pubblicità e la par condicio tra gli operatori economici che di fatto non hanno potuto partecipare con offerte migliorative. In tali casi, quando vi è una modifica dei requisiti di partecipazione ‘in corso di gara’ la legge e le deliberazioni dell’Anac (Autorità Anticorruzione) e Avcp (Autorità sui Contratti) impongono la necessità di effettuare una nuova pubblicazione con le medesime modalità e termini della prima. Ciò che non è stato fatto nel caso di specie”.
“E’ evidente – incalzano dalla minoranza – la nuova problematica in cui è inciampata l’amministrazione comunale trasformista e ribaltonista guidata da Angelo Crescente e Silvano Ferraro”.
Per tali motivi i sei consiglieri comunali Angelo Maietta, Antonio De Filippo, Antonio Martone,, Giuseppe Glorioso, Pietro Pontillo e Sossio Colella hanno provveduto ad inoltrare un’istanza, con cui si chiede la revoca immediata del bando sul campo sportivo, ed una diffida formale rivolta alla segretaria comunale, nella qualità di responsabile Anticorruzione, al responsabile Lavori pubblici, al sindaco e alla Giunta comunale “ad adottare i provvedimenti più opportuni alla rimozione delle predette illegittimità e violazioni di legge”. “In mancanza – avvertono – la nota sarà trasmessa direttamente all’Autorità nazionale aniticorruzione e all’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici, per i provvedimenti del caso”.