Atene – Con 233 voti favorevoli su 300, Prokopis Pavlopoulos, 65 anni, candidato anche del partito Syriza del premier greco Alexis Tsipras, è stato eletto nuovo presidente della Repubblica greca in sostituzione di Karolos Papoulias, il cui mandato scade il 13 marzo. Ex premier ed esperto di diritto pubblico, considerato un europeista conservatore, Pavlopoulos si insedia nel momento più difficile della storia recente del Paese, alla vigilia dell’incontro forse decisivo di domani all’Eurogruppo per la vertenza sul debito che vede Atene contrapposta alle richieste di Bruxelles e della Troika. Altri 30 voti sono andati al candidato di To Potami e Pasok, Nikos Alivizatos, mentre 32 sono stati gli astenuti.
Prokopis Pavlopoulos è avvocato e professore di diritto. Nella sua carriera politica, dal 2004 al 2009 è stato ministro degli interni nel governo di Costas Karamanlis (Nea Dimokratia-Nuova democrazia). Conservatore, fa parte dell’ala moderata del partito ora all’opposizione. Alla votazione in Parlamento ha abbondantemente superato i 180 voti minimi, sui 300, necessari per diventare capo dello stato. La Grecia è arrivata alle elezioni politiche e alla formazione del governo guidato da Alexis Tsipras (del partito di sinistra radicale Syriza), perché nel dicembre scorso non si era riusciti a eleggere un nuovo presidente della repubblica.
La costituzione greca prevede che se alla terza votazione non si raggiunge il quorum, si vada a elezioni anticipate. Anche per questo, la scelta del suo nome da parte del premier Tsipras è stata vista non solo come un gesto di riconciliazione nei confronti della destra, ma anche come la soluzione sicura per evitare l’ennesimo stallo parlamentare sull’elezione del presidente che avrebbe potuto portare il Paese a nuove elezioni anticipate.
Pavlopoulos è nato a Kalamata nel Peloponneso e ha iniziato come avvocato, per poi darsi alla carriera accademica, diventando professore di diritto pubblico all’Università di Atene, dopo studi in Grecia e Francia. Eletto deputato la prima volta nel 1996 con Nuova Demokratia, il principale partito di destra, ha avuto poi il portafoglio amministrazione e la guida del ministero dell’Interno nel governo di Costas Karamanlis, tra il 2005 e il 2009. E’ stato anche portavoce del gruppo parlamentare di Nd.
Alla fine del 2008 il governo si attirò aspre critiche per le proteste scoppiate in tutta la Grecia e durate un mese: Pavlopoulos era il ministro dell’Interno e la sua gestione dell’ondata di manifestazioni non piacque a molti in seno alla destra. Chi lo apprezza sottolinea soprattutto le sue raffinate doti diplomatiche e la sua capacità di tenere rapporti ad alto livello, indipendentemente dalle idee condivise o meno con l’interlocutore.