Torino, definisce “milf” collega di lavoro: licenziato

di Stefania Arpaia

Torino – E’ stato licenziato per aver fatto apprezzamenti sessuali nei confronti di una collega di lavoro su Facebook.

E’ accaduto in provincia di Torino, dove un uomo che lavorava in una ditta canavesana, di ritorno da una vertenza con l’azienda, lo scorso maggio, aveva pubblicato sul suo profilo Facebook uno sfogo in cui appellava alcune sue colleghe come “milf arrapate”.

L’acronimo anglo-americano che indica una donna adulta sessualmente appetibile da uomini più giovani è, secondo il giudice, un’espressione di “assoluta gravità”.

Il termine, secondo l’uomo di giustizia, invece di definire “avvenenti signore dai 40 anni in su, è ormai divenuto sinonimo di pornostar al termine della carriera, con evidente caratterizzazione negativa”. E’ con questa motivazione che il tribunale di Ivrea ha negato all’uomo il reintegro nel posto di lavoro e lo ha condannato a pagare le spese legali.

Nonostante il messaggio fosse stato cancellato dopo 15 giorni, il giudice del lavoro, Luca Fadda, ha sottolineato la gravità di quei commenti “potenzialmente visibili da circa un miliardo di utenti del social network”. 

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