Napoli – Sono sette i teatri italiani che hanno ottenuto per il triennio 2015- 2017 la qualifica di Teatri Nazionali. Lo comunica il ministero di beni culturali e turismo. Le domande pervenute alla Commissione consultiva per la prosa, spiegano dal Mibact, era dieci.
La commissione (presieduta da Luciano Argano e composta da Oliviero Ponte di Pino, Roberta Ferraresi, Ilaria Fabbri e Massimo Cecconi) ha unanimemente deciso di riconoscere quali Teatri Nazionali per il triennio 2015-2017 l’Associazione Teatro di Roma; l’Associazione Teatro Stabile della Città di Napoli; la Fondazione Emilia Romagna Teatro; la Fondazione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa; la Fondazione Teatro Stabile di Torino; il Teatro della Toscana; il Teatro Stabile del Veneto – Carlo Goldoni. Sono stati invece ritenuti teatri di interesse culturale: l’Associazione Teatro Biondo Stabile di Palermo; l’Ente Teatro di Sicilia – Stabile della Città di Catania; il Teatro Stabile di Genova.
Nelle prossime sedute – viene precisato – la commissione proseguirà l’esame delle ulteriori istanze di interesse culturale, nonché di tutte le altre del settore prosa.
“Il teatro stabile di Napoli da oggi è teatro nazionale”. Questo il commento del sindaco di Napoli Luigi de Magistris. “È davvero una buona notizia quella che riceviamo oggi: lo Stabile di Napoli – si legge in una nota del Comune – ottiene il riconoscimento di teatro nazionale, così come fortemente voluto dal Comune. Questo è accaduto grazie al buon lavoro che è stato fatto in questi anni, al sostegno economico e istituzionale che abbiamo assicurato allo Stabile, all’impegno che abbiamo profuso per restituire alla città e al patrimonio culturale nazionale il teatro di Eduardo, il San Ferdinando; ma anche grazie al nostro progetto per la scuola di alta formazione teatrale in lingua napoletana, che sarà diretta da Luca De Filippo”.
“A tutto questo – prosege de Magistris – si aggiunge la battaglia per la trasparenza e per il rinnovamento che abbiamo intrapreso in questi giorni. I punteggi attribuiti dal Ministero dicono chiaramente chi ha lavorato bene: ci hanno riconosciuto come punti di forza il rilancio del teatro San Ferdinando e il progetto della scuola, mentre ci hanno penalizzato le polemiche sulla cattiva gestione del recente concorso, e abbiamo avuto un basso punteggio sulla programmazione della direzione artistica. La fermezza con cui il Comune ha sostenuto la candidatura del suo Stabile – si conclude la nota – ha rassicurato la commissione sul futuro del teatro. Adesso però è più che mai necessario aprire una fase nuova”.