Ecotransider, approvato lo scrubber “anti puzza”

di Antonio Taglialatela

Gricignano – Approvato all’unanimità dalla conferenza di servizi il progetto di variante sostanziale proposto dalla Ecotransider per l’attivazione dell’impianto di abbattimento delle emissioni, costituito da un doppio scrubber e da un biofiltro, a seguito dell’integrazione presentata dalla ditta, ritenuta “migliorativa delle prestazioni ambientali dell’impianto di trattamento delle emissioni provenienti dal capannone di stoccaggio dei rifiuti biodegradabili e putrescibili, da realizzare entro quattro mesi a decorrere dalla data di rilascio delle autorizzazioni”.

E’, in sintesi, quanto stabilito durante l’incontro tenutosi, lo scorso 25 febbraio, a Caserta, negli uffici del dipartimento ambientale della Regione Campania.

Presenti il sindaco di Gricignano, Andrea Moretti, con il vice Andrea Aquilante, l’assessore all’Ambiente del Comune di Carinaro, Maria Grazia De Chiara, in rappresentanza del sindaco Marianna Dell’Aprovitola, il funzionario Arpac Agostino Delle Femmine, e una delegazione della Ecotransider. Assenti, pur essendo stati invitati, rappresentanti del Comune di Teverola, della Provincia di Caserta, dell’Asl, del consorzio Asi e dell’Ato 2.

La dirigente Norma Naim, che presiedeva la conferenza, ha fatto un excursus delle precedenti sedute, citando quella del 20 ottobre scorso, quando il sindaco Moretti affrontò in apertura la questione “puzza”, ossia le esalazioni nauseabonde che si avvertono sul territorio di Gricignano e dintorni, accreditate alla Ecotransider (operante nel ramo stoccaggio rifiuti), tanto da generare, nei mesi scorsi, manifestazioni pubbliche di protesta, anche se la società, da parte sua, ha sempre respinto le accuse.

A tal proposito, il primo cittadino gricignanese aveva espresso, per quanto di propria competenza, il parere favorevole alla sola installazione di ulteriori scrubber ai fini del miglioramento delle prestazioni ambientali e per l’ulteriore eventuale abbattimento, appunto, delle emissioni odorigene. Allo stesso tempo, Moretti dava parere negativo sia in merito alla richiesta di “variante sostanziale” che sui tempi di permanenza nell’impianto di rifiuti putrescibili e biodegradabili superiori alle 48 ore, concordando con i colleghi di Carinaro e Teverola.

Argomento che fu affrontato anche nella successiva seduta del 18 novembre che si concluse con la richiesta, alla ditta, di un’integrazione progettuale. Quest’ultima è stata analizzata nel corso dell’ultima seduta del 25 febbraio. In particolare, il rappresentante dell’Arpac, Delle Femmine, ha espresso parere favorevole solo per l’impianto di abbattimento degli odori – scrubber e biofiltro – ma a determinate condizioni, ovvero che sia realizzato entro il prossimo 31 marzo, che il processo avvenga in locali chiusi per impedire qualsiasi fuoriuscita di aria maleodorante e che sia attuata una serie di controlli come il monitoraggio della temperatura del biofiltro e di altri parametri.

La EcoT è intervenuta, da parte sua, sottolineando di essere iscritta alla “white list” della Prefettura di Caserta e proponendo di realizzare l’impianto entro quattro mesi.

A margine della seduta, il vicesindaco Aquilante, su Facebook, ha fatto sapere che la Ecotransider non escluderebbe la possibilità di “delocalizzare la lavorazione dell’umido”.

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