Terrorismo, Mogherini: “Italia a rischio, ma niente panico”

di Emma Zampella

Roma – “L’Italia è a rischio attacco”. A dirlo sono i servizi segreti che, nella relazione al Parlamento, hanno evidenziato la possibilità di “attacchi terroristici ad opera di varie categorie”. Tra i potenziali attentatori ci sarebbero anche donne (mogli, familiari o amiche) di combattenti “attratte dall’eroismo dei propri cari, specie se martiri”.

L’elenco stilato comprende “emissari addestrati e inviati dall’Isis o da altri gruppi, compresi quelli che fanno tuttora riferimento ad Al Qaeda, cellule dormienti, foreign fighters di rientro o ‘pendolari’ dal fronte (commuters), familiari o amici di combattenti (donne incluse) attratti dall’eroismo dei propri cari, specie se martiri, lupi solitari e microgruppi che decidano di attivarsi autonomamente (self starters)”. “Immanente, polimorfa e sempre più pervasiva – scrive il Dip – si pone la minaccia che viaggia nel cyberspazio, espressione di progettualità ostili riferibili ad un ampio ed eterogeneo ventaglio di attori”. Nell’ambito delle proprie analisi, i Servizi segreti hanno poi rilevato che la minaccia cibernetica “è da ritenersi concreta, attuale e con proiezione a medio e lungo periodo, in grado di impattare sulla sicurezza dei cittadini e sugli interessi politici, militari, economici, scientifici ed industriali” dell’Italia. È in atto una cyber-jihad da parte di gruppi islamisti, Isis in primis. L’Islamic State ha realizzato un sito web, Asnar al Ghrabaa project, per garantire la possibilità di comunicare in modalità sicura attraverso l’impiego della crittografia. Emerge infine una contrapposizione, destinata ad avere ulteriori sviluppi, tra i due attori della minaccia: Isis e Anonymous.

La lotta all’Isis è una “sfida emergente”, dichiarano ancora i Servizi, e “i drammatici eventi verificatisi in Francia ed in Belgio nel gennaio 2015 hanno dolorosamente dimostrato quanto sia elevata e concreta la minaccia che promana da tale evoluzione delle modalità operative di individui e gruppi estremisti che si riconducono alle diverse declinazioni del jihadismo”.

Nella morsa del terrorismo, l’Italia sarebbe un particolare obiettivo terroristico come spiegato dagli agenti 007 che sottolineano come “la minaccia interessa anche l’Italia, potenziale obiettivo di attacchi pure per la sua valenza simbolica di epicentro della cristianità”. Una valenza, ricordano i servizi, “evocata, di fatto, dai reiterati richiami alla conquista di Roma presenti nella propaganda jihadista”. Ma le donne, non sarebbero le sole a preoccupare il paese.

La tendenza pare sia quella di una “nuova generazione di jihadisti” che si sta formando: giovani, esperti di informatica ma con poca conoscenza della dottrina. L’Ue, scrivono gli 007, è “permeabile alle attività di proselitismo e reclutamento” e “si moltiplicano i segnali di cooptazione ideologica di aspiranti mujaheddin”. Ed è in questo quadro che “è emersa la presenza di quella che potrebbe essere definita come una nuova generazione di jihadisti”. Per quanto attiene all’Italia, particolare attenzione ed allerta, per il giorno inaugurale dell’Expo. Gli agenti dei servizi segreti hanno riferito che anche in quell’occasione l’attenzione sarà particolarmente elevata. La relazione sottolinea come la giornata sia destinata a “richiamare nel capoluogo lombardo attivisti da tutto il territorio nazionale”.

Anche Federica Mogherini, alto rappresentante dell’ Unione Europea per la politica estera, parla di una minaccia reale e tangibile: “La minaccia è reale, ma va affrontata con lucidità, senza creare panico” E aggiunge: “Serve innanzitutto la possibilità per la Libia di agire contro il terrorismo. Non è il caso di inserire il seme del panico. Gli attacchi che ci sono stati su territorio europeo sono stati fatti da cittadini europei, nati e cresciuti in Europa”.

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