Arrestato in Spagna narcotrafficante legato al clan Mazzarella

di Redazione

Guardia di FinanzaNAPOLI. Per oltre un decennio ha messo in collegamento i cartelli del narcotraffico sudamericano e nordafricano con la criminalità europea e balcanica, Pasquale Claudio Locatelli, …

… il latitante arrestato in Spagna dai finanzieri del comando provinciale di Napoli con l’accusa di associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti. Nei suoi confronti era stata emessa nel 2009 un’ordinanza di custodia cautelare in carcere del gip del tribunale di Napoli su richiesta della Dda partenopea.

Secondo quanto accertato dagli investigatori, Locatelli, di 58 anni e di origini bergamasche, era uno dei principali “collettori” tra i cartelli sudamericani e nordafricani produttori rispettivamente, di cocaina e hashish, e numerose organizzazioni delinquenziali operanti su scala europea e balcanica. Un’attività che lo aveva messo in collegamento anche con il clan camorristico dei “Mazzarella”, che sulla Costa del Sol aveva affondato le sue radici per l’import su territorio campano di hashish e cocaina, e col cartello comombiano di Medellin. Su di lui gravano numerosi precedenti di polizia e risulta, inoltre, destinatario di diversi provvedimenti restrittivi, emessi anche da autorità giudiziarie estere, frutto di indagini internazionali.

A consentire l’individuazione e l’arresto dell’uomo, soprannominato dai trafficanti “Mario di Madrid”, è stata l’attività di pedinamento del figlio Massimiliano, iniziata dalle fiamme gialle all’aeroporto di Orio al Serio di Bergamo e conclusasi nello scalo iberico con l’arresto del latitante. All’operazione, denominata “Operazione Box”, realizzata in collaborazione con l’Interpol e il secondo reparto del comando generale della GdF, hanno preso parte anche gli uomini dell’unità specializzata per il contrasto al traffico di droga e al crimine organizzato della polizia spagnola. Già arrestato nel maggio e nel luglio del 2006, Locatelli era stato scarcerato dai giudici spagnoli per vizi di forma.

Aveva alle costole la polizia di mezza Europa Locatelli. Il suo ultimo domicilio conosciuto era a Brembate Sopra, nella Bergamasca, dove si era specializzato mettendo in piedi un traffico internazionale di auto rubate. Il suo fascicolo giudiziario è stato scritto dalle forze di polizia di tutt’Europa oltre che dalla Dea americana: nato ad Almenno San Bartolomeo, in provincia di Bergamo, e per lunghi anni latitante internazionale, Locatelli risulta fortemente implicato negli ambienti del narcotraffico internazionale, nell’ambito dei quali avrebbe ricoperto per oltre un decennio, un ruolo di primaria importanza.

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