Inchiesta falsi invalidi, proiettili spediti a Chiosi

di Redazione

Fabio ChiosiNAPOLI. Nuove minacce al presidente della I^ Municipalità di Napoli, Fabio Chiosi, che ha ricevuto a casa una busta con all’interno alcuni proiettili.

L’esponente di An ha sporto denuncia ai carabinieri. Chiosi è stato già nei giorni scorsi oggetto di intimidazioni, riconducibili, secondo le sue stesse denunce, alla inchiesta sui falsi invalidi.

“Sono preoccupatissimo per quello che sta succedendo a Fabio Chiosi”, afferma il deputato del Pdl Amedeo Laboccetta che, esprimendo solidarietà al presidente della Prima Municipalità di Napoli, destinatario di una busta con dei proiettili, ha organizzato un incontro con la stampa oggi alle 16, all’hotel Mediterraneo. Oltre a Chiosi e a Laboccetta, componente della Commissione Antimafia, sarà presente il consigliere regionale del Pdl Pietro Diodato. “Oltre alla denuncia effettuata, saranno illustrate richieste, proposte in sostegno a Chiosi”, conclude Laboccetta.

Solidarietà al presidente della prima Municipalità di Napoli Fabio Chiosi viene espressa da diversi esponenti del panorama politico campano e napoletano. “Dopo l’ennesimo gravissimo atto di intimidazione subito stamani dall’amico Fabio Chiosi – dice l’europarlamentare Enzo Rivellini (Pdl-Ppe) – come già feci dopo il primo episodio, desidero esprimergli dopo questo ennesimo deprecabile attacco tutta la mia vicinanza e solidarietà umana e politica. Come è noto a molti il lavoro di Fabio Chiosi in una realtà della città non facile, come prova proprio quanto accaduto con l’inchiesta sui falsi invalidi, è estremamente significativo e va sostenuto. Anche per questo motivo è necessario che le istituzioni non lascino da solo chi si batte in prima linea per il ripristino della legalità”.

“Piena solidarietà a Chiosi a livello personale, metterlo sotto tutela è l’unica soluzione per ora”, dice in una nota il commissario regionale dei verdi Francesco Emilio Borrelli. “Restano però molti punti oscuri. Innanzitutto perché lo stesso Presidente Chiosi non ha voluto da dicembre ad oggi convocare un consiglio municipale su questa storia come richiesto dai Verdi e da tutta l’opposizione? Come mai il consigliere Alajo autore con la sua famiglia della truffa sui falsi invalidi è riuscito ad operare indisturbato per oltre otto anni, durante tutto il mandato di Chiosi, e solo dopo l’arresto la Pdl ha preso le distanze da questo personaggio? Come mai la municipalità si è mossa solo dopo che magistratura e carabinieri avevano fatto emergere pubblicamente lo scandalo?”. “Noi Verdi – conclude Borrelli – restiamo convinti che ci siano ancora molti punti oscuri legati a questa vergognosa vicenda e regolamenti di conti interni alla stessa Pdl”.

Per il consigliere comunale del Gruppo Misto Nino Funaro “é inquietante quanto accaduto e, accade in queste ore, al Presidente della I Municipalità Fabio Chiosi”. “Esprimo sempre, la mia più convinta solidarietà, verso chi opera per la legalità e trasparenza, in modo particolare nei confronti degli amministratori della cosa pubblica. Conosco personalmente Chiosi e sono sicuro che non si farà intimidire dalle vigliaccate che purtroppo sta subendo”, aggiunge. “Invito l’Autorità Giudiziaria – conclude – a porre in essere ogni azione utile affinché si salvaguardi l’incolumità dello stesso e dei propri famigliari”.

“Tutta la mia solidarietà a Fabio Chiosi per le vili minacce che sta ricevendo – ha detto il consigliere comunale dell’Udc Fabio Benincasa – e che, sono sicuro, non ne fermeranno l’operato di amministratore trasparente, attento ai problemi della propria municipalità e vicino alla gente”.

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