San Cipriano d’Aversa – Una lite familiare finisce in tragedia a San Cipriano d’Aversa, nel Casertano, dove un uomo di 74 anni, Mario Capoluongo, ex muratore, ha ucciso il fratello Antonio, di 76 anni, ex finanziere, in gravi condizioni di salute, e la nipote Ersilia, 48enne, per poi togliersi la vita.
Secondo una prima ricostruzione, l’uomo si trovava nell’abitazione dei due congiunti, in via Modena, quando, colto da un raptus omicida al termine di una violenta lite, ha imbracciato un fucile, regolarmente detenuto, e ha fatto fuoco contro il fratello, ferendolo gravemente. Quest’ultimo è sceso in strada, dove è stramazzato al suolo.
Sul posto sono arrivati gli agenti del posto fisso di polizia di Casapesenna. Mentre che i poliziotti soccorrevano il 76enne, il fratello di questi, ha sparato alla nipote, uccidendola. Poi ha rivolto l’arma contro se stesso e si è suicidato. L’ex finanziere è deceduto poco dopo il ricovero in ospedale.
“Siamo sgomenti per questa tragedia perché era una famiglia molto conosciuta e rispettabile. Nella mia amministrazione ci sono molte persone che conoscevano bene Antonio Capoluongo”, ha commentato il sindaco sanciprianese Vincenzo Caterino.
Alcuni hanno riferito che Antonio, vedovo, e di recente colpito anche dalla morte, per infarto, di uno dei suoi figli, soffriva di una grave malattia e sembra che oramai fosse in condizioni terminali.