CASERTA. Due vigili urbani del Comune di Piedimonte Matese sono stati arrestati, altri otto denunciati, mentre ad altri sei è stata applicata la misura della sospensione al servizio per due mesi a conclusione di un’indagine della Guardia di Finanza …
… sull’alterazione di verbali elevati per contravvenzioni al codice della strada accertate attraverso gli autovelox, al fine di favorire automobilisti ai quali avrebbero dovuto essere decurtati punta dalla patente.
La Guardia di Finanza di Piedimonte Matese ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare, una in carcere e l’altra agli arresti domiciliari, e gli altri provvedimenti emessi dalla magistratura.L’ipotesi di reato contestato, a vario titolo, ai vigili urbani è di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, abuso d’ufficio, peculato e falso ideologico e materiale commesso da pubblico ufficiale. Sono accusati di avere alterato, occultato e distrutto verbali elevati per violazioni al codice della strada, accertate attraverso il sistema autovelox.
Dalle risultanze delle indagini, hanno spiegato gli investigatori, è emerso un meccanismo di contrattazione dei punti sulla patente che venivano decurtati a seconda della violazione. I vigili urbani indagati “avrebbero eliminato – hanno spiegato gli investigatori – numerose foto scattate dagli autovelox concordando con gli interessati una minore decurtazione di punti”.
Nell’indagine risultano coinvolti anche il gestore degli apparecchi per la rilevazione automatica della velocità, cui è stato notificato un divieto di dimora nella regione Campania e circa 200 automobilisti, accusati “di avere istigato o tratto beneficio dalle condotte illecite dei vigili urbani”.
Le indagini hanno consentito di disarticolare un sodalizio criminoso tra appartenenti alla sezione della Polizia Municipale di Piedimonte Matese, titolare e dipendenti di società, convenzionata con il locale Comune, per la gestione, in appalto, degli apparecchi per la rilevazione automatica della velocità e per le incombenze connesse. Associazione per delinquere, truffa ai danni dello Stato, abuso di ufficio, peculato, falso ideologico e materiale in atti pubblici commessi da pubblici ufficiali e/o incaricati di pubblico servizio: sono le fattispecie di reato contestate a 8 vigili del Comune di Piedimonte e allamministratore della suddetta società, in quanto ritenuti responsabili di aver manipolato, occultato ovvero distrutto verbali elevati per violazione dei limiti di velocità, procurando, nel contempo, un danno per le casse dellEnte locale pari ad oltre 20mila euro.
In particolare, sono stati eseguiti: 3 provvedimenti coercitivi, segnatamente: unordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Gaetano Zullo, nato a Piedimonte Matese il 19 aprile
Larticolata e complessa attività di indagine, in particolare, si è estrinsecata nelleffettuazione di sequestri, perquisizioni, acquisizione di oltre 5mila verbali di contravvenzioni per violazioni al codice della strada, – relativamente al periodo 2005/2007 -, accertamenti informatici e nellespletamento di oltre 300 interrogatori di cittadini privati coinvolti nella vicenda, ed ha consentito di evidenziare un complesso ed esteso fenomeno criminale, che da anni veniva gestito da appartenenti alla Polizia Municipale di Piedimonte Matese. In particolare i pubblici ufficiali coinvolti, costituendo una vera e propria associazione per delinquere finalizzata alla commissione di un numero elevatissimo di reati contro la fede pubblica, la pubblica amministrazione ed il patrimonio, hanno, di fatto, per anni, strumentalizzato per interessi privati il servizio pubblico concernente la rilevazione delle violazioni del codice della strada per superamento dei limiti di velocità, attraverso la soppressione o la falsificazione degli originari verbali di contravvenzione con lausilio tecnico della ditta preposta alla gestione degli autovelox.
Inoltre, lattività di indagine ha consentito di evidenziare che oltre 600 verbali di contravvenzione elevati per eccesso di velocità, sono stati arbitrariamente alterati o soppressi, e di porre in luce uno scenario criminale di malaffare ed abuso della funzione pubblica davvero inquietante, anche perché recepito nella comunità di Piedimonte Matese quale prassi ordinaria e consolidata negli anni, con il coinvolgimento di 215 indagati e laccertamento di un danno alle casse comunali quantificato, allo stato, in oltre 20mila euro, come si è già detto. Nellaccertamento di tante violazioni si deve segnalare lesemplare professionalità dei finanzieri della Tenenza di Piedimonte Matese, per la mole di documentazione esaminata e per il numero di persone coinvolte negli illeciti.
Il comune di Piedimonte Matese allepoca dei fatti aveva stipulato un contratto di appalto con la citata società All Service S.r.l., la quale forniva il personale tecnico, lattrezzatura idonea per la rilevazione delle infrazioni su strada e che si occupava dello sviluppo delle foto, della ricerca dei proprietari dei veicoli in contravvenzione, della fornitura degli stampati necessari per lelevazione delle contestazioni nei termini di legge e della spedizione dei verbali elaborati e delleventuale formazione del ruolo.
La stessa azienda, per le attività relative alla ricerca dei proprietari ed alla redazione integrale del verbale si avvaleva, a sua volta, di una società romana, risultata estranea ai fatti in contestazione, incaricata di associare i suddetti dati a quelli identificativi del proprietario del veicolo contravventore e di rispedire, in doppia copia, alla medesima società casertana i verbali elaborati, al fine di consentire il definitivo controllo di qualità ed eliminare eventuali errori. La fase successiva competeva nuovamente alla All Service, che si occupava della notifica del verbale al contravventore e della consegna di una copia dello stesso al Comando di Polizia Municipale di Piedimonte Matese, con accluso il supporto magnetico masterizzato e la scheda contenente i dati del contravventore con allegata la relativa foto.
Gli inquirenti hannoaccertato che nellillecito sistema elaborato, i vari componenti della Polizia Municipale di Piedimonte Matese acquisivano preliminarmente dalla società All Service, a mezzo di posta elettronica, le prestampe relative alle infrazioni rilevate, contenenti i dati identificativi dei trasgressori, allo scopo di procedere ad una individuazione preliminare , ed assolutamente arbitraria, dei nominativi da elidere dalla lista e ai quali o non veniva notificato il relativo verbale di contravvenzione ovvero gli veniva recapitato un nuovo verbale, modificato e quindi falsificato rispetto a quello originario.
Leffetto dellillecito sistema clientelare descritto, attuato in concorso con numerosissimi cittadini privati, beneficiari degli episodi di truffa e di abuso di ufficio contestati,era quello non solo di consentire ai singoli di evitare il pagamento delle sanzioni o di pagarle con importi ridotti, ma anche di evitare lapplicazione delle sanzioni accessorie consistenti nella decurtazione dei punti dalla patente di guida.