Casapesenna – “Come ormai è abitudine da un po’ di tempo, gli amministratori comunali di Casapesenna sfruttano qualsiasi occasione per isolarci e delegittimarci in tutti i modi perché diamo loro fastidio e non siamo allineati con il ‘De Rosa-pensiero’. Mai però immaginavamo di essere esclusi dalla rete delle associazioni della Res, promossa dal Comitato Don Peppe Diana (di cui siamo soci!), che sta facendo riunioni a Casapesenna senza degnarci nemmeno di un avviso”.
Ad affermarlo è Nicola Diana, presidente di Legambiente Casapesenna, che continua: “Ci sentiamo offesi e indignati con i responsabili del Comitato Don Peppe Diana e Libera Caserta, che gestiscono il progetto La Res ed i relativi fondi. Inutile dire che l’amministrazione di Casapesenna, che ha sottoscritto un accordo di programma con il responsabile della Res e che ha organizzato oggi nella sala consiliare il primo incontro a cui non siamo stati volutamente invitati, predica e sventola legalità e poi amministra con un’arroganza uguale solo alla ignoranza e superficialità dei suoi rappresentanti”.
“Questi incontri – continua – che, tra l’altro, dovrebbero servire a promuovere (secondo quanto descritto nella delibera di Giunta numero 23 del 20.02.15) una ‘Agenda 21 locale’ con lo scopo di redigere piani di azione ambientale, si fanno senza coloro che si battono da anni, in maniera qualificata, responsabile, gratuita e volontaria, sul territorio per la tutela dell’ambiente, brutalizzato dall’incuria e dalla irresponsabilità delle istituzioni pubbliche”.
“Vista la gravità di quanto successo – conclude Diana – già domani ci riuniremo sulla nostra sede per decidere sulla proposta di dare le nostre dimissioni come soci del Comitato Don Peppe Diana, in segno di protesta per come sta gestendo l’organizzazione de La Res sul territorio di Casapesenna”.