Seul – È stato ferito al volto con un lametta da rasoio l’ambasciatore americano Mark Lippet mentre teneva un intervento al Sejong Art Center di Seul.
L’esecutore dell’aggressione, il 55enne nazionalista Kim ki-jong , al momento dell’arresto pare gridasse frasi sulla riunificazione delle due Coree e protestasse contro le esercitazioni militari congiunte di Washington e Seul. Lippert, al momento, è ricoverato in ospedale. In una foto scattata subito dopo l’aggressione si vede l’ambasciatore sanguinante alla mano sinistra e con almeno un’altra ferita al volto. L’ambasciatore non è in pericolo di vita. Lippert, 42 anni, è a Seul dal 2014.
Un’aggressione che ha scaturito anche la reazione della Corea del Nord, che, pur non esaltando il gesto, lo ha definito “una giusta punizione per gli Stati Uniti guerrafondai” e per le esercitazioni militari congiunte con la Corea del sud. E’ stato “il coltello della giustizia”, ha esultato l’agenzia di Stato del Paese comunista Kcna lodando l’autore dell’attacco.
Kim Ki-joong, al momento dell’assalto, ha gridato la sua opposizione contro le manovre militari Usa-Corea sud cominciate questa settimana, che andranno avanti per un paio di mesi. L’uomo era già stato condannato nel luglio 2010 per aver lanciato un pezzo di cemento contro l’ambasciatore giapponese a Seul. Gli venne inflitta un pena detentiva sospesa con la condizionale. Kim è membro della stessa organizzazione, il “Korean Council for Reconciliation and Cooperation”, a favore dell’unificazione delle due Coree che aveva organizzato l’incontro con l’ambasciatore al Sejong Art Center nel centro di Seul. Recentemente aveva anche organizzato una protesta solitaria contro il Giappone per le isole contese tra Seul e Tokyo: conosciuto come Dokdo in Corea e Takeshima in Giappone.
Secondo la ricostruzione fornita dai testimoni, pare che l’ambasciatore, al momento del colpo, si sia difeso inizialmente da solo perché ancora seduto. L’ambasciatore ha quindi lasciato la sala con un taglio profondo lungo una decina di centimetri sul lato destro del volto”. Altre testimonianze hanno aggiunto che dopo che diverse persone lo hanno immobilizzato a terra, l’aggressore ha continuato ad gridare slogan “anti-americani e anti-imperialisti”.
Lippet, 42 anni, è considerato un amico intimo del presidente Obama che, dopo una lunga collaborazione iniziata 10 anni fa, lo ha nominato ambasciatore a Seul dal 2014. Il presidente lo ha immediatamente chiamato che gli ha fatto i migliori auguri per una rapida guarigione. Lippet ha lavorato con Obama dal 2005 quando il presidente era solo un senatore dell’Illinois. Poi ha fatto parte dello staff della campagna per le presidenziali del 2008, come capo consigliere per la politica estera. Ma l’ambasciatore è anche un uomo d’azione. Come tenente dell’intelligene militare è stato nel 2007 in Iraq al fianco dei commandos Navy Seals e poi, dopo una ‘pausa’ alla Casa Bianca come numero 2 del Consiglio per la Sicurezza Nazionale, nel 2009 è tornato al fronte in Afghanistan. Il presidente non appena è stato informato dell’accaduto ha chiamato personalmente Lippet per fargli i suoi auguri di pronta guarigione.