Mosca – Ha reso omaggio a Boris Nemtsov, leader dell’opposizione russa ucciso in circostanze misteriose. Così è iniziata la visita a Mosca di Matteo Renzi che, prima di incontrare il presidente Vladimir Putin, si è fermato in silenzio per pochi minuti sul luogo dell’omicidio, deponendo sei garofani rosa, numero pari come vuole la tradizione russa, chiusi da una coccarda tricolore, sul letto di fiori che da venerdì scorso russi e stranieri stanno lasciando in segno di commemorazione.
Renzi è stato poi ricevuto dal premier russo Medvedev, che ha aperto il colloquio esprimendo l’auspicio che si possa discutere, oltre che di politica internazionale, “anche dei rapporti bilaterali e dei rapporti economico-commerciali che di certo sono influenzati dalle attuali relazioni russo-europee”. Il premier italiano ha replicato ribadendo di aspettarsi “una buona presenza dei suoi concittadini a partire dall’Expo a cui la Russia ha dato un contributo importante. Credo ha aggiunto il premier – che malgrado il quadro Internazionale piuttosto complesso, i nostri rapporti continueranno”.
Poi l’incontro con Putin, che ha toccato temi riguardanti un importante accordo sulla strategia internazionale sul terrorismo, e in particolare sulla crisi libica, un rinnovato impegno sul rispetto degli accordi di Minsk e il rilancio del dialogo tra Italia e Russia.
Secondo Putin, i rapporti tra l’Italia e la Russia stanno risentendo della crisi in Ucraina, ma il nostro paese resta per Mosca “uno dei nostri partner”. “Naturalmente ci sono delle perdite per i motivi noti. Però per il livello di interscambio l’Italia occupa un posto importante, lavoriamo nel settore energetico, macchinari industriali, spazio e naturalmente il nostro dialogo politico rimane sempre molto attivo”, ha aggiunto. Per Renzi, che ieri a Kiev ha incontrato il presidente ucraino Poroshenko, la “vera e propria emergenza è il dossier libico”.
Al termine dell”incontro, durato circa tre ore, Putin ha parlato della crisi libica, affermando che “la situazione è peggiorata e la Russia è per una soluzione pacifica e appoggia gli sforzi dell’Onu”. “Il nostro incontro è stato utile e tempestivo tenendo conto della situazione nel mondo”, ha sottolineato il presidente russo in conferenza stampa. Secondo Putin, la Russia conta sul fatto che l’Ue, Italia compresa, usi la propria influenza su Kiev per l’applicazione degli accordi di Minsk, che aprirà la via verso la pace.
“Sulla Libia – ha riferito Renzi ai cronisti – abbiamo condiviso con Putin che occorre una risposta internazionale incisiva e che il ruolo della Russia per storia e ruolo nell’Onu può essere decisivo”. “Conosciamo tutti le discussioni – ha aggiunto il premier italiano – le posizioni diverse e le difficoltà tra Ue e Russia ma penso che sia molto importante sottolineare il passo in avanti decisivo degli accordi di Minsk, è un buon lavoro che consente di indicare la strategia non solo per il cessate il fuoco ma soprattutto indica una soluzione”.
Si è discusso anche di crisi in Siria, Iraq e Iran: “E’ fondamentale in questa partita – ha detto Renzi – che la Russia giochi un ruolo decisivo”. E sulla lotta al terrorismo: “Abbiamo una grande priorità, – l’inciso del premier italiano – la battaglia contro chi vuole distruggere i valori su cui sono fondate le nostre libertà. Oggi la minaccia dello stato islamico è particolarmente grave e preoccupante. Abbiamo parlato di Iran e Iraq, è fondamentale che la Russia giochi un ruolo decisivo”.
Putin ha posto l’accento sui buoni rapporti economici con l’Italia, nonostante il recente calo dell’interscambio, e tra gli esempi di proficua cooperazione ha citato il settore aerospaziale con il superjet-100 tra Alenia e Sukhoi, la jv per gli elicotteri Agusta Westland, i sistemi satellitari,quello nucleare con il progetto per il termoreattore nucleare, quello industriale con Rosneft e Pirelli.
Il presidente russo ha infine annunciato che sarà all’Expo di Milano il 10 giugno, nella giornata della Russia all’esposizione universale, ha poi annunciato il premier, riferendo alla comunità italiana incontrata in ambasciata che il Cremlino ha confermato che Putin ha accettato il suo invito.