Aversa – Dopo tre anni e tanti inviti finalmente il sindaco Sagliocco rispolvera la convezione per gli Infopoint della passata amministrazione Ciaramella con le scuole superiori cittadine come quella per il Mattei per il sedile di San Luigi.
Spero non sarà stata fatta solo per giustificare le spese del deludente Festival Jomelli-Cimarosa dell’amministrazione che la Regione chiede a rendicontazione. Vorrei ricordare che il Sedile di San Luigi doveva essere il fulcro delle informazioni di tale festival e invece, tranne per le due ore di passerella nel lontano ottobre, è stato sempre chiuso durante l’evento per la gioia dei tanti turisti immaginari che sono arrivati in città e sono stati super informati.
Allora mi auguro che non ci si fermi qui, ma si allarghi il protocollo di intesa anche alle altre scuole cittadine con indirizzi con corsi turistici e ricettivi come l’alberghiero ‘Drengot’ e Isiss ‘Conti’ e le associazioni culturali attive sul territorio rendendolo fruibile non solo alcuni giorni ma quanti più giorni e ore della settimana.
Inoltre, potrebbe essere utile in mostra permanente come quelle fatta al Ex Macello a gennaio da Nicola de Chiara e Piero Viti sulla vita di Jomelli e Cimarosa per far sì che ci sia anche qualcosa di visitabile e appetibile per un probabile turista.
Ma il sindaco potrebbe anche superarsi nell’ascoltare il consiglio della commissione consiliare cultura della passata amministrazione, di cui faceva parte anche l’attuale assessore Marrandino, che approvò l’utilizzo di tale convezione per l’infopoint di piazza Mazzini inspiegabilmente ancora chiuso dove fu individuato anche un dipendente comunale e dove vorrei ricordare che circa 10mila non aversani ogni giorno prendono il treno sia incoming che in outgoing con la richiesta di informazioni.
Al di là dei consigli mi auguro che l’amministrazione possa mettere finalmente in bilancio la creazione della Fondazione Cimarosa che avrà come sede la chiesa dello spirito Santo e l’inventario del museo alla casa Cimarosa tale che non possiamo avere dei beni recuperati ma senza anima.
Il consigliere Michele Galluccio