Tenta di rubare un’autovettura: arrestato 38enne di Afragola

di Redazione

Caserta – Nei giorni scorsi si è riunito alla Questura di Caserta “Il Tavolo Tecnico Permanente”, strumento di pianificazione operativa in materia di prevenzione e controllo del territorio, a cui partecipa oltre alla Polizia di Stato anche l’Arma dei Carabinieri, con l’obiettivo di elaborare strategie adeguate a fronteggiare i fenomeni criminali in continua evoluzione.

In tale contesto veniva esaminata la recrudescenza dei furti di auto nel capoluogo, dalla cui analisi emergeva che i protagonisti di tali condotte predatorie provenivano prevalentemente dalla contigua provincia di Napoli ed adottavano modus operandi standardizzati, agendo prevalentemente in alcuni quartieri periferici.

Pertanto, venivano adottate strategie di contrasto, con l’impiego sinergico di pattuglie della Squadra Mobile e della Squadra Volante della Polizia di Stato – nel contesto dei già esistenti servizi coordinati di controllo del territorio, cui partecipano ordinariamente anche le altre forze di polizia – che hanno permesso di conseguire un primo significativo riscontro a tali analisi con l’arresto in flagranza, nella tarda mattinata, per tentato furto aggravato di auto, di un uomo, Vincenzo Sorrentino, 38 anni, di Afragola (Napoli), nell’atto di sottrarre una vettura Lancia Y10, dopo averne forzato il blocchetto di accensione.

In seguito, i poliziotti accertavano anche che all’interno del vano motore era stata sostituita la “centralina elettronica” al fine di neutralizzare i sistemi di codifica del veicolo.

L’uomo, lo scorso 14 novembre, unitamente ad altri due correi originari del napoletano, era già stato arrestato in flagranza di reato, a Caserta, per analoga condotta criminosa, da parte di personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e, a seguito di giudizio direttissimo, sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza, mentre il Questore di Caserta irrogava nei suoi confronti anche la misura di prevenzione del rimpatrio con foglio di via obbligatorio e divieto di ritorno nel capoluogo.

Dopo le formalità di rito è stato trattenuto nelle locali camere di sicurezza, in attesa del giudizio direttissimo.

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