“Don Aniello resta qui”, fiaccolata per il prete anti-camorra

di Redazione

don Aniello ManganielloNAPOLI. Oltre mille persone hanno partecipato alla fiaccolata, che ha attraversato le vie del Rione Don Guanella, a nord di Napoli, per dire ‘No’ altrasferimento di don Aniello Manganiello, che dovrà lasciare l’opera guanelliana di Napoli in base alla regola dell’avvicendamento prevista dagli ordini religiosi.

“Don Aniello non si tocca”, recitava uno dei tanti striscioni apparsi durante la manifestazione.Il parroco anti-camorra non era presente, aveva fattoritorno nel suo paese, Camposano, in provincia di Napoli. Ha preferito non esserci, per evitare strumentalizzazioni.

Arrivato 16 anni fa nel rione, Don ANiello è diventato un punto di riferimento per la popolazione, nonsolo quella del rione, ma anche deivicini quartieri diScampia e Miano.Tra i fedeli presenti al corteo anche Tonino Torre, camorrista durante gli anni ’90. “Padre Aniello mi ha cambiato, – racconta – Mi ha regalato una Bibbia mentre ero in carcere e mi disse di farne buon uso. Ho capito che cambiare era possibile”. E così si è lasciato alle spalle una vita, come egli stesso chiarisce, fatta di rapine, spaccio. “Ora ho una borsa di lavoro, faccio il giardiniere e guadagno 470 euro al mese – dice ancora – ma sono una persona serena”. E quando in passato, il parroco fu minacciato dalla camorra, Torre dice di essergli rimasto vicino: “Ho pregato con lui e per lui. Avrebbero dovuto ammazzare anche me”.

Intanto, prosegue la raccolta di adesioni per andare a Roma domenica prossima, davanti alla Casa Generalizia, dove gli abitanti del rione sperano di essere ascoltati.

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