Sant’Arpino – Il candidato della “Lista Civica Campania Mo!”, Salvatore Legnante, chiede un incontro alle associazioni sociali, culturali e politiche operanti sul territorio atellano per “dialogare costruttivamente sulle necessità e le problematiche dei nostri territori, in modo che consigli e – perché no – critiche, possano fortemente arricchire il mio programma elettorale”.
“Credo che la Politica, – dichiara Legnante – oggi più che mai, soprattutto nella nostra Atella, abbia il dovere di essere trasparente, chiara, aperta. Non è più il momento di concepire il dibattito politico come una serie di incontri segreti, riservati, che rimandano a cospirazioni carbonare più che ad un confronto sincero e costruttivo, teso unicamente ad arricchire il dialogo e la proposta politica che si vuole mettere in campo. Proposta che nel mio caso, con MO!, parte da tre capisaldi.
Primo: il coraggio dell’impegno civile, da contrapporre alla logica dell’ambizione personale. Solo attraverso questa rivoluzione mentale, prima ancora che politica, le terre atellane, la Campania, il sud tutto avrà la possibilità di liberarsi da quei trafficanti di consenso che ci tengono sotto schiaffo, trattandoci da sudditi più che da cittadini. L’impegno civile vuol dire anche, ad esempio, che chi si candida in una competizione elettorale lo fa unicamente con la propria faccia, le proprie idee, il proprio coraggio, e non nascondendo interessi altrui, come talvolta è accaduto nei nostri territori.
Secondo: la costante attenzione verso la terra dei fuochi, affinché torni ad essere davvero felix. Voglio confrontarmi con tutti quelli che in questi anni, nei nostri territori, hanno avuto il coraggio di affrontare questa battaglia terribile, affiancati da quella persona speciale che risponde al nome di Lucio Iavarone, candidato con MO! nella provincia di Napoli. Voglio confrontarmi anche con tutte quelle realtà che da anni stanno dimostrando che anche qui è possibile strappare il territorio al degrado cui erano stati condannati, recuperare tradizioni antiche, e sviluppare ad esempio agricoltura e gastronomia di qualità. Sono esperienze da valorizzare, secondo me.
Terzo: guardare al futuro avendo negli occhi e nel cuore il nostro passato. Atella è stata la terra che ha fatto conoscere a Roma la bellezza e la libertà del teatro, con le sue maschere e le sue fabulae. Abbiamo insegnato al mondo antico come ridere del potere, un concetto fondamentale per la democrazia. Nelle nostre terre Virgilio leggeva le Georgiche ad Augusto. Abbiamo tanti motivi d’orgoglio nella nostra storia. Riappropriarcene, vuol dire ad esempio che ogni progetto di recupero archeologico parta dalla cultura prima che dai soldi. Nessuna speculazione deve essere consentita.
Con questo spirito voglio quindi incontrare le associazioni sociali, culturali e politiche operanti sul territorio atellano, per spiegare la filosofia e le finalità che sono alla base del progetto MO!, del sognatore che lo guida, Marco Esposito, per spiegare le motivazioni che mi hanno spinto ad abbracciare questa idea e ad accettare la sfida della competizione elettorale, e per dialogare costruttivamente sulle necessità e le problematiche dei nostri territori, in modo che consigli e – perché no – critiche, possano fortemente arricchire il mio programma elettorale”.