NAPOLI. 26 dei 30 pm in servizio alla Dda di Napoli hanno consegnato al procuratore, Giovandomenico Lepore, un documento che ha come oggetto il trasferimento del tenente colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo, …
… attualmente a capo del nucleo investigativo di Castello di Cisterna ma destinato a comandare da settembre il reparto investigativo di Foggia.
Lufficiale dellArma è finito al centro di una vicenda dai contorni poco chiari: secondo indiscrezioni trapelate negli ultimi giorni su alcuni quotidiani, vi sarebbe un rapporto di polizia giudiziaria sul tavolo di un magistrato che, in base a dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, lo accusa di connivenze con il clan camorristico degli Scissionisti di Scampia. Accusa decisamente risibile nei confronti di un uomo dello Stato autore di numerose importanti operazioni che hanno portato alla cattura di ben 180 latitanti.
Il documento, lungo tre cartelle e datato 23 luglio, vede come primo firmatario Luigi Alberto Cannavale, uno dei titolari delle indagini sulle attività degli Scissionisti. Tra i quattro pm della Dda che invece non hanno firmato c’é Stefania Castaldi, anche lei impegnata nelle indagini sul clan napoletano.
Secondo altre voci, la decisione di trasferire Cagnazzo sarebbe scaturita proprio dallapertura, da parte della Squadra Mobile di Napoli, del fascicolo a carico del tenente colonnello. La realtà, invece, è che si tratta di una promozione per lufficiale: andrà a comandare il reparto operativo in una città per la quale, un mese fa, quindi in tempi non sospetti, il comitato nazionale per lordine e la sicurezza pubblica, alla presenza del ministro dell’Interno Roberto Maroni e del comandante generale dell’Arma, ha disposto una massiccia attenzione investigativa da affidare, dunque, solo a chi può rappresentare una garanzia in termini di affidabilità ed efficienza.
In un pezzo dallesplicito titolo A chi giova sputtanare Cagnazzo?, il collega di SkyTg24 Paolo Chiariello scrive sul suo blog: Siamo oramai all’assurdo. Il generale Ganzer del Ros accusato di essere un narcotrafficante, Mori amico di Totò Riina e magari Provenzano, Cagnazzo addomesticato dai camorristi. Ma che paese è questo?. Ce lo chiediamo anche noi e, soprattutto, tutti coloro che, come Cagnazzo, rischiano la vita ogni giorno per epurare il territorio.