CASERTA. Seconda tranche delloperazione che il 12 luglio scorso portò al sequestro di beni per un miliardo di euro riconducibili alle fazioni Schiavone e Iovine del clan dei Casalesi.
I carabinieri del reparto anticrimine del Ros di Napoli e del comando provinciale di Caserta hanno sequestrato altri beni del valore di un milione di euro tra Casal di Principe e Villa di Briano che, secondo gli inquirenti, erano intestati fittiziamente a tre persone ma appartenenti di fatto ai gruppi Schiavone, capeggiato da Francesco Sandokan Schiavone e dal figlio Nicola (nella foto), entrambi detenuti. I tre indagati sono: Felice Lombardi, 62enne, nella moglie Rita Carlig, 59enne, e nel figlio Carlo Lombardi, 34enne, tutti di Casal di Principe e già colpiti dalla misura cautelare reale eseguita il 12 luglio scorso, con il sequestro della pasticceria da loro gestita, ma la cui proprietà è di fatto riconducibile agli Schiavone.
I beni sequestrati sono costituiti da: 4 fabbricati, con destinazione duso abitativa e commerciale, ubicati a Casal di Principe e Villa di Briano; 4 società, con sedi a Casal di Principe, Napoli e Roma, operanti nei settori della ristorazione e bar, sale scommesse, intermediazione creditizia ed immobiliare, servizi assicurativi e broker assicurazioni; 2 appezzamenti di terreno a Villa di Briano; 5 autovetture.
Lo scorso 12 luglio, oltre ai sequestri, i carabinieri eseguirono 14 arresti contro le fazioni Schiavone e Iovine: tra i destinatari i boss Nicola Schiavone, arrestato il 15 giugno scorso, il superlatitante Antonio Iovine, alias O Ninno, e il politico e imprenditore nel settore rifiuti Nicola Ferraro, ex consigliere regionale, finito in carcere insieme al fratello Luigi.
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