Contrabbando di sigarette, 4 arresti tra Napoli e Caserta

di Redazione

Caserta – Prosegue senza sosta l’attività della Guardia di Finanza di Caserta per il contrasto al traffico di sigarette di contrabbando, fenomeno che negli ultimi mesi ha avuto nuova recrudescenza soprattutto nel territorio a cavallo delle province di Caserta e Napoli.

In tale contesto, i Finanzieri del Gruppo di Aversa, in due distinte operazioni di servizio, hanno tratto in arresto quattro soggetti, due italiani, M.A., di 47 anni, e R.A., di 72, entrambi residenti a Napoli, e due cittadini polacchi, A.A., di 48 anni, e S.T., di 33, colti in flagranza di reato mentre trasportavano, con propri autocarri, sigarette di contrabbando per un peso complessivo di 1,4 tonnellate.

Nel primo caso, le Fiamme Gialle, nell’ambito di un’attività di monitoraggio dei soggetti dediti al rifornimento dei minutanti di tabacchi lavorati esteri dell’agro aversano, hanno individuato un furgone Fiat Scudo diretto verso l’hinterland napoletano che, alla vista della pattuglia, cambiava repentinamente direzione, cercando di sfuggire ad un eventuale controllo. Insospettiti da tale atteggiamento, i militari sono prontamente intervenuti arrestando la corsa dell’automezzo. I successivi controlli hanno consentito di rinvenire nel vano di carico 290 chilogrammi di tabacchi di contrabbando.

Nel secondo contestuale intervento, effettuato in corrispondenza della tangenziale di Napoli, i Finanzieri hanno fermato un furgone Renault con targa straniera su cui viaggiavano due cittadini di origine polacca, i quali, all’atto del controllo, palesemente preoccupati, insospettivano i militari operanti che, a seguito di una accurata ispezione del veicolo, rinvenivano altri 1.100 chilogrammi di sigarette, già confezionate in cartoni da destinare a decine di venditori ambulanti della zona.

Tra le “bionde” sequestrate, principalmente di marca Brendal, Pall Mall e Minsk, tutte provenienti dall’est Europa, compaiono, come accade ormai frequentemente, le cosiddette “cheap white’” e cioè sigarette non ammesse alla vendita all’interno della Ue perché considerate non rispondenti agli standard di sicurezza comunitari e, quindi, estremamente nocive per la salute degli ignari consumatori. Tale tipologia di tabacchi sono sempre più diffusi sulle bancarelle, anche perché in tempi di crisi economica il loro prezzo, che può essere più basso anche di 2-3 euro rispetto ai “pacchetti” tradizionali, sembra incoraggiare il mercato clandestino, che consente elevati guadagni alle organizzazioni criminali dedite al contrabbando.

Per l’elevato quantitativo di tabacchi lavorati esteri rinvenuto, i quattro trasportatori sono stati tratti in arresto e posti a disposizione della Procura della Repubblica di Napoli, che ha disposto la celebrazione del processo con rito direttissimo.

Sono in corso indagini per risalire alle rotte di approvvigionamento del t.l.e. ed individuare eventuali altri responsabili del contrabbando, fenomeno che, dopo un periodo di forte calo, risulta, negli ultimi anni, essere in sensibile ripresa, sia sotto il profilo della vendita al minuto che dei grandi traffici, specie nei territori dei comuni casertani limitrofi all’area metropolitana di Napoli.

Solo nell’ultimo mese, le Fiamme Gialle di Caserta hanno denunciato 34 soggetti dediti all’illecito traffico di sigarette nel territorio della Provincia di Terra di Lavoro, sottoponendo a sequestro circa due tonnellate di tabacco.

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