CASERTA. Gli agenti della Squadra Mobile di Caserta e del commissariato di Marcianise, nellambito di indagini coordinate dalla Direzione Investigativa Antimafia di Napoli, …
… hanno dato esecuzione a due provvedimenti di fermo nei confronti di: Salvatore Ricciardi, alias Fafammiello, 27 anni, di Marcinanise, e Antonio Nacca, 30 anni, nativo di Caserta, considerati dagli inquirenti leve emergenti del clan della camorra Piccolo, detto dei Quaqquarone di Marcianise.
Entrambi sono gravemente indiziati di porto e detenzione di armi comuni e da guerra, estorsione continuata ed aggravata dallavere agito con metodo mafioso ed al fine di agevolare lorganizzazione camorristica dei Piccolo.
Loperazione costituisce la naturale prosecuzione di una precedente indagine coordinata dalla Dda di Napoli e condotta dalla squadra mobile di Caserta nei confronti dei Quaqquaroni che, nel novembre 2009, aveva portato alla emissione analoghi decreti di fermo nei confronti di altri tre esponenti della stessa organizzazione criminale: Andrea Letizia, 34 anni, ritenuto allepoca il reggente del clan; Mario Russo, 25 anni, e Michele Maietta, 27 anni, tutti indagati per estorsione continuata ed aggravata.
Le indagini allora condotte dalla Squadra Mobile avevano permesso di appurare uno spregiudicato attivismo dei tre affiliati ed una diffusa attività intimidatoria ed estorsiva nei confronti di imprenditori e commercianti del comprensorio di Marcianise, Caserta, San Nicola
Gli arresti, evidentemente, non avevano interrotto le attività estorsive del clan, come confermato dal fermo di questa notte di Ricciardi e Nacca, né lazione di contrasto di magistratura e polizia. Il prosieguo delle indagini, infatti, ha dimostrato come i due avessero rimpiazzato gli altri affiliati nelle attività intimidatorie ed estorsive sul territorio, rivelando, peraltro, una preoccupante spietatezza e spregiudicatezza.Gli arrestati, infatti, in occasione di un raid estorsivo nei confronti di un imprenditore, al suo rifiuto di pagare il pizzo, non esitavano a minacciarlo con una pistola e ad esplodere un colpo ad altezza duomo a breve distanza dalla vittima, nonostante la presenza di clienti e congiunti del malcapitato.
La pericolosità dei giovani è confermata dal sequestro, in un capannone nella disponibilità di Ricciardi, di una mitraglietta Uzi di fabbricazione israeliana, completa di caricatore e munizionamento, perfettamente efficiente.
Articoli correlati
Camorra, arrestati tre affiliati al clan Piccolo di Redazione del 4/11/2009