Casapesenna – A proposito del posto di polizia, il sindaco di Casapesenna si auto-attribuisce tutti i meriti per la mancata soppressione del presidio di legalità che abbiamo voluto fortissimamente non lasciasse il nostro paese. Crediamo che debba essere più rispettoso delle battaglie ideate, organizzate, sostenute e vinte dagli altri, ovvero da quel poco di società civile che ancora alberga tra le nostre mura. Tra le righe questo si chiamerebbe onestà intellettuale”.
Così il presidente di Legambiente Casapesenna, Nicola Diana, che aggiunge: “Si legga il documento che noi preparammo in previsione della fiaccolata a sostegno che fu ripreso da tutti i tg e media nazionali, avrebbe letto che una delle proposte fatte era proprio la delocalizzazione in uno dei beni confiscati alla camorra. Allora ci fu detto che non era possibile perché giudicati non idonei. Oggi la novità sarebbe che invece sono considerati idonei? Bene, ce ne rallegriamo e, anzi, visto che alla fine le nostre proposte, non subito, ma poco dopo vengono accolte dalla politica dominante, ma anche dalle istituzioni preposte, allora fateci anche quest’ultimo favore e rafforzate il posto di polizia con nuovo personale che abbia compiti di raccogliere le denunce dei cittadini ma anche di investigazione giudiziaria. Questa era la seconda richiesta contenuta sempre in quel documento, che accompagnava le nostre richieste, scritto nella sede di Legambiente Casapesenna ed approvato successivamente da tutte le forze politiche e sociali di quel 19 giugno di due anni fa”.