Isis reclutava aspiranti jihadisti in Italia: tre arresti

di Redazione

Brescia – Due albanesi e un italiano di origine marocchina sono stati arrestati, mercoledì mattina, dalla polizia di Brescia con l’accusa di reclutamento con finalità di terrorismo, per i primi due, e apologia di delitti di terrorismo, aggravata dall’uso di Internet, per l’altro.

L’operazione è stata eseguita dal servizio centrale antiterrorismo, della questura di Brescia e dal servizio di cooperazione internazionale di polizia che sta operando in Albania, nella regione di Tirana. Diverse le perquisizioni in Lombardia, Piemonte e Toscana nei confronti di alcuni simpatizzanti del Califfato emersi nelle indagini. 

Dei due albanesi, zio e nipote, il primo è residente in Albania e l’altro in provincia di Torino. Anche l’italo-marocchino, di 20 anni, è residente in provincia di Torino. Quest’ultimo sarebbe l’autore del documento di propaganda dell’Isis, “Lo stato islamico, una realtà che ti vorrebbe comunicare”, un testo di 64 pagine interamente in italiano, diffuso attraverso i social network dallo scorso novembre e finito sui giornali qualche settimana fa.

I tre erano in contatto, sia telefonico che tramite Facebook, con Anas El Abboubi, uno dei foreign fighters italiani che si troverebbe attualmente in Siria. Lo stesso Anas – arrestato dalla Digos nel giugno del 2013 e poi scarcerato dal tribunale del Riesame – che, pochi giorni prima di trasferirsi in Siria, aveva effettuato un viaggio in Albania, dove viveva uno dei presunti estremisti islamici bloccati dall’antiterrorismo.

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