Il futuro della Maddalena, Sagliocco riunisce le Istituzioni

di Nicola Rosselli

Aversa – Sensibilizzare l’Asl di Caserta a realizzare in tempi brevi tutti i lavori di manutenzione per mettere in sicurezza e preservare il patrimonio edilizio presente all’interno dell’area che fu la Reale Casa de’ matti nel Regno di Napoli e, successivamente, l’ospedale psichiatrico “Santa Maria Maddalena”.

Questo il primo risultato venuto fuori, nella mattinata di ieri, nel corso dell’incontro che ha visto scendere in campo le istituzioni per discutere il futuro di questo immenso patrimonio immobiliare.

Per dare seguito al verbale stilato in Regione Campania poco più di un mese fa, con il quale si delegava al territorio, ai soggetti che vi insistono l’idea strategica per l’utilizzo di questa risorsa, il primo cittadino normanno Giuseppe Sagliocco ha riunito presso la casa comunale i rappresentanti della Soprintendenza ai beni culturali di Caserta, delle due facoltà universitarie cittadine della Sun di architettura e ingegneria, degli ordini professionali degli architetti e degli ingegneri, dei comuni di Lusciano e Trentola Ducenta i cui territori sono interessati dal complesso della Maddalena con i suoi ampi viali, gli spazi verdi e gli edifici. All’appello hanno risposto tutti ad eccezione dei rappresentanti di architettura e degli architetti.

“Alla Regione Campania – ha dichiarato Sagliocco in apertura dei lavori – dobbiamo fornire proposte progettuali concrete. Era questo quanto l’Ente chiedeva e chiede al comune di Aversa: contattare le amministrazioni periferiche insistenti sul territorio per effettuare una ricognizione delle funzioni da allocare nel complesso immobiliare della Maddalena con possibili scenari di: riqualificazione urbana, sicurezza urbana, attività pubbliche, anche – come si legge in quel verbale – attivando sinergie con le altre amministrazioni pubbliche e private”.

Un’idea strategica che ha, praticamente, trovato d’accordo tutti i presenti che, ancora una volta, hanno categoricamente escluso che in questa area possano verificarsi speculazioni o ci possano essere colate di cemento.

Per tutti, in attesa di rivedersi con proposte concrete immediatamente dopo la pausa pasquale, dovrà essere la Soprintendenza ai beni artistici e storici di Caserta, ritenuta competente, a farsi latrice presso l’Asl di Caserta a mettere in sicurezza gli immobili del complesso per fare in modo che non vengano perduti irrimediabilmente.

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