Napoli – La Cisl lancia il progetto di legge di iniziativa popolare “Per un fisco più equo e giusto”, che sarà presentato in Senato entro agosto. L’iniziativa è stata illustrata a Napoli.
L’obiettivo è portare a Palazzo Madama non meno di un milione di firme, possibilmente un milione e mezzo. Ce la possiamo fare perché la proposta entra nel vivo non solo della questione fiscale, ma della vita quotidiana di tutti i cittadini, assicurando migliori condizioni e aumentando i consumi, quindi produzione e lavoro.
La proposta, corredata delle coperture finanziarie, si articola in cinque punti, a partire da un bonus di 1000 euro l’anno per tutti i contribuenti con un reddito individuale fino a 42 mila euro: un bonus di ammontare decrescente per redditi compresi tra 40 e 50 mila euro. “Il bonus di 80 euro mensili assegnato dal Governo Renzi esclude una parte di lavoratori, pensionati, incapienti, lavoratori autonomi. Il bonus versione Cisl arriverà a 38 milioni di italiani”, sostiene la Cisl.
Il sindacato, inoltre, propone anche un nuovo assegno familiare per una maggiore equità distributiva. Si chiamerà “Naf” (Nuovo assegno familiare) e aumenterà le detrazioni al crescere dei carichi familiari e le ridurrà con l’aumentare del reddito.
Terza proposta una nuova regolazione di imposte e tasse locali che preveda un tetto complessivo di tassazione: all’aumentare della fiscalità locale deve corrispondere una riduzione del prelievo fiscale nazionale.
Il sindacato vuole realizzare anche una grande operazione ridistributiva di ricchezza a favore di chi lavora, dei pensionati e delle aree sociali medio-basse per correggere la crescita delle disuguaglianze registrata negli ultimi 25 anni. E propone un’imposta sulla grande ricchezza netta. Superiore a 500mila euro con esclusione della prima casa e dei titoli di Stato. Solo il 4,1% delle famiglie italiane possiede una ricchezza netta superiore alla soglia di esenzione di 500 mila euro.