Casapesenna, Garofalo: “Si rischia il record del quarto scioglimento”

di Redazione

Casapesenna – Dopo il caso Cilindro il capogruppo di “Noi Casapesenna”, Antonio Garofalo, prosegue la polemica con il sindaco Marcello De Rosa, accusandolo di lanciare offese personali.

“E’ normale – si chiede l’esponente dell’opposizione – che una persona che amministra un paese scenda a questi livelli? Questo è il modo di far politica? Con le offese personali si cerca di gettare fango su coloro i quali esprimono un legittimo dissenso politico? Una cosa è certa, il mio status di avvocato, e come tale garantista, non mi consente di scendere nelle vicende personali, piuttosto analizzo le implicazioni che questi problemi giudiziari dei singoli possano riversarsi sull’intero territorio. È questa la mia unica preoccupazione”.

Ritornando al caso Cilindro, “i suoi 280 voti – sottolinea Garofalo – hanno determinato la vittoria della maggioranza. Non era normale che si optasse per la richiesta delle dimissioni immediate? Perché gettare fango su Cangiano che si è contraddistinto da sempre per il suo impegno politico sul territorio? Certo è che nello stilare la nostra lista abbiamo effettuato una sana selezione dei candidati, scartando a priori persone chiacchierate”.

Garofalo evidenzia un’ulteriore anomalia avvenuta nella serata di giovedì 26 marzo: “Avevamo la Commissione Trasparenza nella casa comunale per le ore 17, ed anche stavolta il buon funzionamento della macchina comunale e la verifica dei suoi problemi passa in subordine rispetto alle vicende personali dei singoli consiglieri. Appare evidente che non si vogliano incalzare i dirigenti al fine di dirimere la nebbia che si è creata negli uffici (assetto del territorio ed area finanziaria) e non si vuole mettere nero su bianco per affrontare le criticità del caso”.

“Ormai – conclude il capogruppo – questa amministrazione ne combina di tutti i colori, ultimo che ha suscitato in noi perplessità sono le la parole del sindaco De Rosa in consiglio Comunale, dove evidenziava che affinché a Casapesenna c’era lui, tutti non dovevano temere visto che era garantito in ambito di Procura, Prefettura e Questura. Forse il sindaco De Rosa pecca di presunzione? Oppure ha la stessa certezza del 2012, quando fece presentare la lista a suo fratello dicendo che il Comune non sarebbe stato sciolto? Ad onor del vero, siamo stati sciolti dopo la presentazione dell’unica lista, quella del fratello dell’attuale sindaco. E ora con rammarico posso dire che per i cittadini di Casapesenna, se non la maggioranza non rassegnerà le dimissioni, visto il fallimento registrato in questi otto mesi, potrebbe esserci per il nostro Comune il quarto scioglimento, unico caso in Italia”.

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