NAPOLI.I carabinieri dei reparti operativi speciali hanno eseguito 16 arresti e20 perquisizioni nellambito di unindagine coordinata dalla sezione antiterrorismo della Procura di Napoli.
Tra i destinatari dei provvedimenti, emessi dal gip De Girolamo su richiesta del pm Musto, figurano anche 14 africani, in particolare marocchini, egiziani e ghanesi, già coinvolti in attività di sostegno logistico a organizzazioni terroristiche di matrice confessionale. Gli atri due finiti in manette sono di origine campana.
L’indagine è cominciata due anni fa, dopo la sentenza a gennaio 2008 della Corte di Appello partenopea che ha riconosciuto il reato di associazione a delinquere con finalità di terrorismo per gli imputati algerini Yamine Bouhrhama, Mohamed Larbi e Khaled Serai, arrestati dai Ros nel 2005 nell’ambito dell’operazione “Full Moon” che evidenziò il legame tra ambienti del terrorismo transnazionale e criminalità comune napoletana creato dalla necessità di approvvigionarsi di documenti falsi per circolare nei paesi europei.
Al centro di questa rete, Farid Nouara, algerino che fungeva da punto di contatto tra i due mondi, prima sfuggito all’arresto, poi rintracciato e bloccato a Napoli in via Amerigo Vespucci. Suoi stretti collaboratori sono Khemisti Ahmedi e Samir Snaibel, arrestati oggi; questa organizzazione era anche in contatto con analoghe operanti a Roma, dove operavano Mohamed Hamidi, algerino, Taieb Hamdi, tunisino, ed El Menoufly Hassan, egiziano; e Milano, dove c’era il marocchino Rabie Aloussi, non arrestato. Samir Snaibel aveva anche organizzato un gruppo autonomo dedito al traffico di banconote false. L’approvvigionamento di documenti e banconote false era garantito da Giuliano Rispo e Zaccaria Valletta, entrambi originari del napoletano e vicini ad ambienti malavitosi.