Cosentino apre alla Carfagna, che intanto fa pace con Berlusconi

di Redazione

Cosentino e Carfagna-BerlusconiNAPOLI. Nicola Cosentino si dice pronto a farsi da parte nel ruolo di guida del partito in Campania e a sostenere il ministro Mara Carfagnanell’eventuale candidatura a sindaco di Napoli.

“Sono pronto a sostenere la campagna elettorale di Mara Carfagna o di chiunque altro sarà candidato a sindaco di Napoli, come ho fatto con Caldoro e con i presidenti delle province”. Un’apertura, quella dell’ex sottosegretario all’Economia, che potrebbe mettere fine alla crisi interna al Pdl che ha visto la Carfagna annunciare le proprie dimissioni dal governo. In un’intervista rilasciata a “Il Mattino”, Cosentino sottolinea: “Mara chiedeva garanzie sull’accelerazione delle procedure per il termovalorizzatore: era preoccupata a causa dei contrasti tra il presidente della provincia di Salerno Cirielli e il sindaco De Luca, ora il problema è superato perché il raccordo è stato affidato al governatore Caldoro”. “Sono sempre stato aperto al rinnovamento e continuo ad esserlo. – aggiunge – Non sarò d’ostacolo. Nessuno però può disconoscere il lavoro svolto dalla mia squadra. Abbiamo vinto ovunque e abbiamo messo all’angolo il centrosinistra che qui governava da vent’anni”. Sulle eventuali dimissioni il politico di Casal di Principe (su cui pende un mandato di arresto della procura per presunte collusioni con la camorra, rigettato dalla Camera, ndr.) si rimette al Pdl: “Sono a disposizione del partito e di Berlusconi, ma non mi si dica che sono incollato alla poltrona perché non lo sono mai stato”.

IL CASO. Il caso Carfagna nasce dalla guerra per la gestione dei termovalorizzatori in Campania. Il ministro, infatti, si è schierato contro l’affidamento alle province di Napoli e Salerno, guidate rispettivamente da Lugi Cesaro e Edmondo Cirielli, due “cosentiniani doc”. Il giorno in cui aveva annunciato le proprie dimissioni, la Carfagna aveva spiegato: “Non posso permettere che una guerra di potere faccia saltare una questione di vitale importanza per la Campania con la conseguenza che, dopo Napoli, anche Salerno possa essere sommersa dai rifiuti. Di qui l’esigenza di affidare le procedure a un commissario nella persona del presidente della Regione Stefano Caldoro, eletto nel Pdl e di indiscussa moralità e onestà. Ma quando il consiglio dei ministri ha accettato la mia proposta, Cosentino, Cesaro e altri si sono ribellati minacciando di non far entrare i deputati campani in Aula per votare la Finanziaria. Ho incontrato il collega Iapicca arrabbiato perché non volevano farlo entrare”. Ma il suo malessere risale a prima, precisamente parte un anno e mezzo fa. “I coordinatori del partito – spiegava la Carfagna – ricorderanno bene che più volte mi sono rivolta a loro per sistemare una situazione campana molto tesa, una guerra tra bande dove vige la prepotenza e l’arroganza. Ho inviato anche diverse lettere ai vertici nazionali, Berlusconi compreso, per segnalare che si è agito in Campania in violazione delle norme dello Statuto e per escludere coloro che fanno riferimento a me. Addirittura sono state cambiate le regole e modificate le date su internet”. Si è registrato anche un duro scontro con Alessandra Mussolini, che ha accusato il ministro di avere un flirt politico con il falco dei finiani Italo Bocchino. E la risposta, secca, della Carfagna: “E’ una vajassa”.

PACE CON BERLUSCONI. Decisivo, comunque,sarà l’incontro di oggi a Roma con i vertici del partito. Ma già da ieri sembra tornato il sereno tra il premier Berlusconi e la Carfagna, i quali hanno avuto un colloquio telefonico, con il ministro che ha riferito: “Posso tranquillamente dire che ho avuto un lungo colloquio con il presidente Berlusconi che ringrazio infinitamente per la sua disponibilità e capacità di comprensione e di affrontare i problemi”.

NOZZE. Carfagna, oggi impegnata per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne,ha anche annunciato che si sposerà venerdì 13 maggio. La decisione è stata presa ieri, proprio nel giorno della riappacificazione con Berlusconi, edannunciata oggi da Antonello Piroso nel corso della sua trasmissione del mattino (Ah)iPiroso, su La7. Ma il ministro, 34 anni,aveva manifestato già a maggio al settimanale Chi, le sue intenzioni di sposare il suo fidanzato il costruttore Marco Mezzaroma. “Ho già 34 anni e non vorrei diventare mamma tardi. Desidero minimo due figli” aveva detto nell’intervista.

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