Palazzo Pacifico, recinzione spostata dopo l’annuncio della petizione

di Redazione

Trentola recinzione

Trentola Ducenta – Come d’incanto, a seguito di un appello lanciato dai promotori del gruppo “Diamo una mano alla nostra città”, Giuseppe Cecere e Luciano Della Volpe, che per domenica 5 aprile, dalle 10 alle 12, invitavano i cittadini a sottoscrivere la petizione per rimuovere la recinzione in lamiere del cantiere, o pseudo-tale, la stessa è stata spostata laddove doveva essere posizionata sin dal primo giorno in cui è stata realizzata.

“Circa quattro anni fa, infatti, – spiegano i promotori in una nota – a seguito della demolizione del Palazzo Pacifico, la recinzione ha occupato illegittimamente lo spazio destinato al passaggio dei pedoni, ossia il piccolo marciapiede, che permetteva di raggiungere la chiesa senza invadere la sede stradale, in un punto in curva con scarsa visibilità, nella più assoluta assenza delle Istituzioni locali, uniche responsabili della pubblica incolumità. La cittadinanza a più riprese ha manifestato e denunciato questa situazione di disagio e pericolo, senza riscontrare alcun provvedimento al riguardo, sia da parte di chi è chiamato ad amministrare la città, sia da parte delle opposizioni, che dovrebbero denunciare e stimolare chi governa a soddisfare le istanze primarie dei cittadini”.

Lo slogan dell’appello “E’ arrivata l’ora di dire basta… riprendiamoci la nostra dignità!”, che accompagnava la manifestazione, secondo i promotori “se da un lato mostra la assoluta insensibilità da parte delle Istituzioni, su un problema specifico che si trascina da anni, dall’altro dimostra che la mobilitazione dei cittadini e la partecipazione democratica sono gli unici veri strumenti per riappropriarsi della propria città, senza accettare passivamente scelte calate dall’alto e di essere finalmente attori di un cambiamento positivo”.

Trentola Ducenta - cantiere chiesa

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