Roma – E’ giunta la nomina ufficiale del nuovo ministro delle infrastrutture Graziano Delrio, che ha giurato giovedì al Quirinale, in presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e del presidente del consiglio, Matteo Renzi.
Il suo nome era stato fatto in seguito all’esplosione del caso Lupi, l’ex ministro accusato di aver chiesto “favori” per inserire il figlio nel mondo del lavoro che avrebbe dato le proprie dimissioni lo scorso 20 marzo.
In sella ad una bicicletta, Delrio ha deciso di intraprendere il nuovo percorso. “I piedi e la bici sono due mezzi eccezionali”, ha riferito ai cronisti presenti a Porta Pia.
“L’Italia è casa nostra e le opere pubbliche e i soldi pubblici nella nostra testa sono come i soldi privati, anzi di più – ha aggiunto – è necessaria una stretta collaborazione con il presidente dell’Autorità anticorruzione Raffaele Cantone su Expo e Mose e su tutte le grandi opere italiane”.
In merito ai rapporti con Renzi e alle “voci di corridoio” che parlavano di tensioni tra i due, ha riferito: “Ho trascorso con Renzi l’intera mattinata. E anche questa decisione, come le altre, l’abbiamo presa assieme. Lui e io siamo come fratelli. La freddezza con Renzi è pura invenzione. Invenzione di sana pianta”.
Intanto, si attende il nome di chi sostituirà Delrio nel suo incarico precedente di sottosegretario alla presidenza del consiglio. Tra le potenziali scelte: Ettore Rosato, vicecapogruppo vicario alla Camera Pd, Valeria Fedeli, vicepresidente del Senato, e Claudio De Vincenti, già viceministro allo Sviluppo Economico con i governi Monti e Letta.
Attesa anche la nomina del ministro degli Affari Regionali, posto rimasto vacante dopo le dimissioni di Maria Carmela Lanzetta. Per questo incarico il premier vorrebbe una donna.