SANT’ARPINO. E’ in atto la costruzione di un parcheggio sulle mura e sui reperti dellantico e settecentesco Casale di Teverolaccio.
Unopera che rappresenta il patrimonio artistico architettonico non solo della comunità succivese, ma dallintero comprensorio atellano. Il parcheggio è finanziato dalla Regione Campania con i fondi Por e rientra in un accordo di programma che prevede una serie di infrastrutture a supporto del distretto industriale Grumo Nevano-Aversa, per lo sviluppo del comprensorio atellano. Tra gli interventi inseriti nel Piano Integrato Territoriale è prevista la realizzazione di una circumvallazione esterna che collega Grumo Nevano con lasse di supporto Nola-Villa Literno, passando sul territorio di SanArpino, Cesa e Succivo. Lintervento è curato dal Comune di SantAprino e oltre alla realizzazione dellasse viario, che costeggia il Casale, prevede anche limplementazione di un parcheggio. Larea di sosta dovrebbe servire Il casale della moda, in sostanza il centro di servizi avanzato ricavato, grazie ad un imponente intervento di recupero, proprio allinterno del Casale di Teverolaccio e che dovrebbe funzionare da supporto alle aziende del settore tessile. Da qui limportanza di realizzare un parcheggio di iter-scambio nellarea.
Ma la zona prescelta non sembra la più idonea. Infatti, larea di sosta, stando ad alcuni studi e documenti recuperati dellarchitetto Salvatore Di Leva, sta per essere costruito su tracce di antichi manufatti che andrebbero invece preservati. La realizzazione del parcheggio ha spiegato Di Leva, ex sindaco di Succivo – comprometterebbe definitivamente il recupero al suo antico splendore di quello che era una volta il perimetro del Casale, con mura e fabbricati adibiti a diversi usi allinterno dei quali si teneva da tempo immemorabile un mercato tra i più floridi. Insomma, stando allarchitetto Di Leva se lintervento non dovesse essere fermato in tempo si rischia di perpetrare lennesimo scempio ai danni dellimportante struttura. Una struttura che, nonostante sottoposta dal Ministero per i beni e le attività culturali a vincolo ambientale, rischia di essere snaturata con relativa perdita dellidentità storico culturale dei luoghi.
Intanto, rassicurazioni positive arrivano dallassessore ai lavori pubblici del Comune di SantArpino, Elpidio Iorio, e dal direttore dei lavori. Vogliamo evitare qualsiasi impatto ambientale negativo ha spiegato Iorio così già da tempo è stato investito lufficio tecnico comunale che prima dellinizio dellopera ha chiesto un intervento della sovrintendenza e i lavori sono condotti in stretto contatto con i loro esperti. Il nostro interesse e di preservare il paesaggio.
Al momento ha spiegato il direttore dei lavori ingegner Ludovico Serra – abbiamo solo picchettato larea. Sul posto ci sono gli esperti della sovrintendenza archeologica che stanno eseguendo alcuni saggi nel terreno per capire lentità e la presenza di reperti di interesse storico. Noi attendiamo indicazioni su come muoverci. Qualora dovessero emergere importanti novità ha concluso – non è detto che il parcheggio debba farsi per forza. Certo è che le uniche prescrizioni pervenuteci riguardano luso di particolari materiali.