Carinaro – In vista del rischio licenziamento per 800 operai dell’Indesit di Carinaro, il Vicepresidente della Camera dei Deputati, Luigi Di Maio (MS5), ha incontrato i dipendenti dello stabilimento casertano nel primo pomeriggio di sabato 18 aprile.
Di Maio si è presentato molto sensibile al problema e ha richiamato più volte l’attenzione mediatica verso le famiglie dei lavoratori che stanno vivendo il difficile momento: “Non è più tempo di tavoli – ha affermato in merito alle dichiarazioni di Matteo Renzi a Pompei – perché di tavoli si muore. Tanti in passato hanno firmato e in seguito hanno fregato gli operai”.
L’attenzione si è poi incentrata sul problema generale di quella che viene definita dai movimentisti pentastellati “desertificazione industriale del Mezzogiorno” e, in particolare, i lavoratori hanno fatto leva sul divario nord – sud, che Di Maio ha così commentato: “In Campania, abbiamo avuto la peggiore classe politica d’Italia. Molti politici utilizzavano la regione come bancomat, prendendo soldi e andandosene”.
Alla domanda sulle cause della desertificazione industriale, il Vicepresidente risponde speditamente: “La causa è uno Stato che non ha mai voluto investire al sud, ma al di là di questi giudizi, io voglio far parlare i fatti. Qui hanno smantellato continuamente stabilimenti che hanno in seguito trasferito al Nord. Questa è diventata solo una piattaforma su cui atterrano immigrati e nient’altro, non siamo stati capaci di fare una politica che potesse attrarre merci, produzioni e stabilimenti industriali. In Campania, abbiamo avuto solo governatori che mantenevano la poltrona” – e conclude dicendo – “io e tutti gli altri del mio movimento saremo in prima linea, anche davanti ai cortei, se servirà per difendere gli operai e la loro battaglia, utilizzeremo le immunità parlamentari per proteggere i cittadini e non per i fatti propri”.
Sulla partecipazione al caso Indesit dei candidati alle regionali Vincenzo De Luca e Stefano Caldoro è intervenuta la senatrice M5S Vilma Moronese che in modo deciso dichiara: “Non penso che la loro sia stata una passerella politica. Lo credo. De Luca ieri è venuto qui a parlare con i dipendenti, ma lui appartiene al partito di maggioranza, quello del governo che ha stilato l’accordo con la Whirpool. Dov’era quando si stava stilando l’accordo e si doveva far sì che venissero prese tutte le dovute garanzie per queste famiglie? È inutile venir qui e fare chiacchiere, le cose vanno dimostrate, sono i fatti che contano”.
Riferendosi poi al Governatore della Campania, Stefano Caldoro, che definisce come “il grande assenteista”, la senatrice 5stelle aggiunge: “Che cosa ha fatto in relazione alla desertificazione industriale al Sud? A Caserta stiamo assistendo a un massacro del tessuto economico. Ci sono troppe aziende che stanno per chiudere e troppe famiglie che vanno in mezzo alla strada”.
Per quanto riguarda le dichiarazioni di Renzi a Pompei, la Moronese concorda con Di Maio: “Quando si stila un accordo e si fa un tavolo istituzionale, adesso sono tutte chiacchiere che non hanno seguito. Noi chiediamo delle garanzie certe a tutela del lavoro e di queste famiglie. Chiediamo anche delle penali, l’azienda che non rispetta l’accordo stilato deve pagare”.