Rifiuti, “tre anni per uscire dalla crisi”. La Puglia respinge i camion campani

di Redazione

 NAPOLI.Sei mesi per aprire una nuova discarica e tre anni per uscire definitivamente dalla crisi. E’ quanto emerso dal vertice di giovedì a Palazzo Chigi tra gli amministratori campani.

Erano presenti il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, il governatore Stefano Caldoro, i presidenti delle province di Salerno, Edmondo Cirielli, e di Napoli, Luigi Cesaro, e il sindaco Rosa Russo Iervolino. Dal capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, una strigliata a tutti per aver disatteso gli impegni. Caldoro ha esposto l’avvenuta nomina dei commissari agli stir e ha detto: per uscire dalla crisi alla Campania occorrono tre anni. Venerdì arriverà la nomina del commissario per l’inceneritore di Acerra. Cesaro ha fatto sapere che prima di aprire la discarica numero uno per i rifiuti del Napoletano occorreranno almeno sei mesi. La Iervolino ha illustrato il piano per la differenziata e ha annunciato l’apertura di un sito perstoccare provvisoriamentei rifiutinel quartiere diScampia.

Intanto, si riducono i cumuli di spazzatura nelle strade di Napoli e provincia. L’ufficio flussi della Regione Campania rende noto che giovedì sono state smaltite 1400 tonnellate di spazzatura, con un recupero di 200 tonnellate di giacenza (la produzione media giornaliera del capoluogo è di 1200 tonnellate). Per venerdì si prevede il conferimento di 1500 tonnellate, quindi con 300 tonnellate di ulteriore abbattimento dell’arretrato. In provincia, informa sempre l’ufficio flussi, si recuperano circa 200-300 tonnellate di arretrato al giorno. L’impianto Stir di Caivano (Napoli) resterà aperto anche domenica, consentendo così un conferimento straordinario di 350 tonnellate di immondizia della città di Napoli. Questo il piano odierno dei conferimenti: 450 tonnellate nella discarica di Chiaiano, altrettante nell’impianto di Tufino, 320 tonnellate nello Stir di S. Maria Capua Vetere e 260 in quello di Giugliano.

Alle buone notizie se ne affianca però una negativa: la Regione Puglia ha bloccato i rifiuti campani non in regola. Dalle analisi effettuate sui liquami fuoriusciti dai camion provenienti da Giugliano, Tufino e Battipagliaè emerso che le caratteristiche del percolato erano tali da dimostrare che i rifiuti speciali non erano stati sigillati e non avevano viaggiato in condizioni di sicurezza pubblica. Giovedìpomeriggio i dirigenti dell’assessorato all’Ambiente hanno inviato una diffida alla Regione Campania e all’impianto dell’Italcave di Statte, in provincia di Taranto, per fermare il conferimento dei rifiuti campani.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
Whatsapp
Redazione
Condividi con un amico