NAPOLI. Aurelio De Laurentiis è un vulcano due giorni dopo Napoli-Brescia, partita che ha visto gli azzurri uscire dal campo arrabbiati per episodi arbitrali che, ancora una volta, non hanno reso giustizia.
Il numero 1 del Napoli così non le manda a dire e va all’attacco anche delle due milanesi e della Juve: Evidentemente il Napoli è una realtà che dà fastidio, come lo sono il Palermo, la Lazio e la Roma. Se il torneo di serie A lo devono fare solo tre squadre, possiamo creare una serie A1 a tre squadre e le altre 17 fanno la serie A2. Così alla fine chi vince nei due gironi si scontra per poter vincere qualcosa, ha detto il patron a margine della presentazione del film Amici miei allHotel Vesuvio di Napoli.
Diamo fastidio non perché siamo più forti o meno forti degli altri, ma perché abbiamo i conti in ordine. Io preferisco stare al quinto posto con i conti in ordine, qualcosa poi si sfascerà anche dalle altre parti. LInter e il Milan sono due realtà più forti del Napoli, sono radicate in questo sistema da più anni. Noi siamo nati nel 2004, siamo in ballo solo da 7 anni.
Il presidente partenopeo poi ritorna sui torti arbitrali e su come la moviola in campo potrebbe limitare certi errori: Abbiamo subìto torti arbitrali, è vero. La classifica senza questi torti parla di un Napoli primo, ma fin quando il calcio sarà questo non possiamo fare altro che rispettare le regole. Gli arbitri indovinano e sbagliano. Non ho mai avuto nulla contro gli arbitri, altrimenti non avrei iscritto il Napoli al campionato. Non dobbiamo farla così pesante, in fondo siamo terzi. Fino a quando non arriverà la moviola in campo non possiamo farci nulla. Bisogna mantenere la calma, ma dispiace quando vedi che accusano Mazzarri dicendo che è stato blasfemo, non è vero.
De Laurentiis poi torna a parlare della squalifica del Pocho Lavezzi e spiega il suo gesto di Domenica in tribuna dopo l’espulsione di Mazzarri: I nostri devono imparare a rispettare le regole in campo e in panchina. Lavezzi è fondamentale per noi, anche se senza di lui qualche volta abbiamo vinto. Il mio gesto ad incitare i tifosi domenica in tribuna? Non capendo il motivo dell’espulsione di Mazzarri, ho chiesto al pubblico di sostenere il vice allenatore e salutare l’allenatore che usciva dal campo. Io sono presidente e tifoso, se non posso manifestare il mio pensiero non vado più allo stadio. E io ci vado allo stadio per rispettare i tifosi.
Il presidente, infine, si rivolge ai giocatori, affinchè diano tutto per disputare al meglio questo finale di campionato: Mi aspetto un rush finale molto importante ed interessante. I giocatori dovranno dimostrare di poter essere da Napoli anche in futuro. Ci sono ancora dieci partite dove bisogna dare tutto. Se amate Napoli, cari giocatori, dovete dare il massimo.