Helsinki – Colpi di avvertimento lanciati dalla Marina finlandese sul Mar Baltico, al largo di Helsinki, dopo l’avvistamento di presunti sottomarini russi.
In una nota, il ministero della Difesa del Paese scandinavo ha fatto sapere che, ieri, intorno a mezzogiorno, “durante il pattugliamento a difesa dell’integrità territoriale finlandese la Marina ha scoperto un possibile oggetto sotto l’acqua all’interno delle acque nazionali”. Vi è stato anche un secondo avvistamento, all’alba di oggi.
Carl Haglund, ministro della Difesa, ha detto di sapere soltanto che sono stati rilevati dei suoni “che suggerivano che ci fosse attività sottomarina” e che ci potesse essere un sommergibile. Qualunque cosa fosse ha lasciato la zona.
Un episodio che riaccende il dibattito sulla possibile minaccia russa, alimentato negli ultimi mesi da violazioni dello spazio aereo dei Paesi nordici e, a ottobre dell’anno scorso, dalla presunta presenza di un sottomarino al largo della Svezia. Sottomarino mai trovato anche se un piccolo sommergibile straniero, di nazionalità mai resa nota, entrò effettivamente nell’arcipelago della capitale svedese.
Il 14 aprile, poi, due jet russi hanno volato fino ai confini della Gran Bretagna, per cui prontamente sono decollati dalla base di Lossiemouth, nel nord della Scozia, i velivoli difensivi britannici. Qualche giorno prima, l’11 aprile, un aereo russo ed uno statunitense hanno mancato per soli sei metri la collisione ai confini dello spazio aereo di Kalinigrad: si trattava di un aereo spia statunitense Rc-135 e di un caccia russo Sukhoi Su-27.
La tensione tra Paesi Baltici e Paesi nordici è salita soprattutto dopo l’annessione della Crimea alla Russia e le operazioni militari in Ucraina orientale. Non a caso, Danimarca, Finlandia, Norvegia, Svezia e Islanda hanno deciso di potenziare la cooperazione nel campo della difesa, incrementando le esercitazioni congiunte e la condivisione di informazioni di intelligence.
