Immigrazione, Juncker appoggia l’Italia: “Ripartizione profughi in tutta Europa”

di Stefania Arpaia

Bruxelles  – Non sono sufficienti le decisioni assunte dai 28 capi di Stato durante il vertice sull’immigrazione tenutosi poche settimane fa a Bruxelles. E’ stato il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, a delineare un quadro del tutto a sfavore dell’Italia che meriterebbe invece aiuto dal resto dell’Ue nelle sue operazioni di soccorso umanitario.

“È stato un errore lasciare sola l’Italia a gestire l’operazione Mare Nostrum ed è stato un grave errore aver interrotto la stessa Mare Nostrum, provocando gravi perdite di vite umane”, ha riferito il presidente europeo.

“Le decisioni dei paesi Ue sono inadeguate rispetto agli esodi in corso”, ha aggiunto. Dalle parole di Juncker si evince la necessità di un intervento maggiore ma soprattutto di una vera e propria cooperazione tra i Paesi che si aiutino l’un l’altro per trovare una soluzione al problema.

“E’ necessaria una ripartizione geografica dei profughi in tutta Europa – ha detto agli eurodeputati – Va fatto senza tentennamenti”.

“In più – ha proseguito – occorre fare il possibile perché non ci siano in futuro altri disperati che si imbarcano mettendo a rischio la propria vita. Bisogna assolutamente che gli Stati membri e l’Ue aumentino gli aiuti allo sviluppo. È il solo modo per pensare che la gente non voglia scappare dalla propria terra”.

Prevista per il prossimo 13 maggio la presentazione da parte del presidente della commissione di una strategia europea per le migrazioni.

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