Napoli – Dai Campi Flegrei all’America per poi tornare a Napoli. Una vita attraversata dall’arte, in continua evoluzione pittorica e stilistica, quella di Ferdinando Ambrosino, che dopo 10 anni torna ad esporre a Napoli.
L’esposizione dell’artista, originario di Bacoli, si tiene al Palazzo delle Arti (il Pan di via dei Mille 60): un’antologia di 60 opere (40 pitture e 20 sculture), visitabile fino al 24 maggio. Il 24 aprile, alle 18, è stata inaugurata la mostra “Magia di icone mediterranee”, con l’intervento di Ambrosino, dello scrittore e giornalista Ermanno Corsi, del critico d’arte Nino D’Antonio e del filosofo Aniello Montano.
“La tavolozza di Ferdinando Ambrosino, lontana dalle accecanti luci meridiane e dalle penombre talvolta inquietanti e morbose – scrive Aniello Montano nella sua critica – dà il senso di una pittura che rifugge tanto dall’esibizione prepotente dell’ego dell’autore quanto dalla clausura intimistica. Testimonia di un artista aperto al dialogo con il paesaggio e la cultura della sua terra, i Campi Flegrei. Suggerisce l’immagine di un creativo decisamente impegnato a cogliere lo spirito profondo, il senso ultimo e veritativo di un mondo naturale e spirituale, del quale Ambrosino stesso, in quanto soggetto dotato di una particolare vocazione ermeneutica, è parte e interprete privilegiato”.
In occasione della mostra al Pan ci sarà un’inedita installazione di una struttura in legno rotante (di un metro e quaranta x 2) sulla quale saranno assemblate quattro opere pittoriche, il cui dinamismo le trasformerà suggestivamente e illusoriamente in scultura.