Napoli – E’ la vigilia di un appuntamento fondamentale per il prosieguo della vertenza Whirlpool e i lavoratori non potevano non accompagnarla con azioni di lotta. Domani a Roma ci sarà l’ennesimo tavolo di discussione per scongiurare la chiusura dello stabilimento.
Due le ore di sciopero per ogni turno decise dai sindacati. Alcune decine di lavoratori dello stabilimento Whirlpool di Carinaro hanno presidiato con striscioni all’esterno del Consolato Usa di Napoli.
I dipendenti hanno anche scritto una lettera da consegnare al Console, Colombia Barrosse, in cui chiedono il suo intervento presso la multinazionale degli elettrodomestici per scongiurare la chiusura di un sito “dalle enormi potenzialità”.
“Ci aspettiamo che innanzitutto l’azienda faccio un passo indietro”. Lo ha detto Anna Rea, segretario della Uil Campania, in merito all’incontro di domani con i vertici della Whirlpool-Indesit dopo la decisione dell’azienda di chiudere lo stabilimento di Carinaro, in provincia di Caserta. “Il sindacato – ha affermato – è disponibile a fare qualsiasi discussione, riflessione anche accordo che punti a una maggiore qualificazione, efficientamento e produttività”. “La Regione Campania ha messo in campo in queste ore un’azione molto importante – ha ricordato – con un una delibera che è stata approvata con un appostamento cash di 50 milioni, finalizzato a obiettivi che non riteniamo strategici: innovazione di prodotto e processo, ricerca e politiche attive per il lavoro”.
“Si può fare tutto, partendo dal presupposto che attività produttive importanti, di settori non obsoleti – ha aggiunto – vanno innovate e qualificate”. “Non pensare soltanto a un problema di riduzione dei costi come invece ha fatto l’Indesit prima spostando tutto da Carinaro in Polonia – ha concluso – e come purtroppo sta facendo la Whirlpool che decide di chiudere”.