Teverola – Potrebbe essere di natura dolosa l’incendio che, mercoledì mattina, si è sviluppato in un ufficio al pian terreno dell’ex sede del GeoEco, a Teverola, situata nella centralissima via Roma, che oggi ospita i dipendenti del Consorzio unico di bacino fino a poco tempo fa impegnati nel servizio di raccolta rifiuti.
In fiamme sono finite proprio le documentazioni relative allo status lavorativo degli operai del Cub che, dopo la messa in liquidazione del consorzio, attendono la corresponsione di dieci mensilità.
Un episodio che poteva generare ben più gravi conseguenze. Nell’edificio, infatti, si stava tenendo una riunione tra un centinaio di lavoratori e i loro legali, per discutere della situazione che li vede “impiegati senza lavoro” da anni. Quando, intorno alle 12, un uomo che abita in un palazzo adiacente ha avvertito i lavoratori di aver notato del fumo fuoriuscire da un locale retrostante l’edificio un tempo anche sede del Municipio teverolese. Constatato il pericolo, i dipendenti si sono precipitati all’esterno, mentre il fumo sprigionato dal rogo stava avvolgendo anche le scale interne da cui scendevano per raggiungere il cortile.
Sul posto sono giunti i vigili del fuoco, che hanno sedato le fiamme nel giro di pochi minuti, e i carabinieri della locale stazione per eseguire i rilievi e accertare le cause dell’incendio. Molti, come dicevamo, ipotizzano il dolo considerando l’importanza dei documenti che erano custoditi nell’ufficio (buste paga, moduli di finanziarie, eccetera). Ma saranno gli inquirenti ad accertarlo.