CASERTA. La Giunta per le autorizzazioni della Camera non ha concesso l’autorizzazione all’uso delle intercettazioni chiesta dal gip del Tribunale di Napoli nei confronti del deputato casertano del Pdl Mario Landolfi, imputato per corruzione nell’ambito della vicenda sugli illeciti della Eco4.
Lo riferisce il relatore pidiellino Maurizio Paniz. La proposta avanzata da Paniz di negare l’uso delle intercettazioni è stata approvata col voto favorevole di Pdl e Lega, il voto contrario dei tre deputati Pd e di Federico Palomba dell’Idv. I due parlamentari dell’Udc si sono astenuti, mentre Fli e i ‘responsabili’ erano assenti. Il parere della Giunta dovrà ora passare al vaglio dell’Aula di Montecitorio. “La decisione della Giunta per le autorizzazioni a procedere di negare l’utilizzo delle mie telefonate nulla toglie e nulla aggiunge all’inconsistenza degli elementi a mio carico. Ero sereno prima e lo sono oggi”, afferma Landolfi.
“Il mio compiacimento, ed in tal senso ringrazio il relatore Paniz, riguarda esclusivamente l’ulteriore passo compiuto verso la conclusione di una vicenda che – prosegue – si trascina incredibilmente da circa quattro anni e che solo il rispetto dovuto alla macchina della giustizia in uno con la mia evidentissima estraneità ai fatti mi ha permesso di affrontare con sofferta fermezza. Nei prossimi giorni – annuncia l’esponente Pdl – pubblicherò sul mio profilo facebook gli atti dell’inchiesta nella parte che mi riguarda, cosi’ da consentire a tutti di rendersi conto in base a quali elementi sia stato possibile scaraventare in una infernale vicenda giudiziaria un esponente politico che ha rivestito ruoli di primo piano nelle istituzioni e che ha sempre combattuto dalla parte dello Stato”. Critiche per la decisione della Giunta vengono, invece, dal centrosinistra.
”Ancora una volta la maggioranza impedisce il regolare corso della giustizia. Negando l’utilizzo delle intercettazioni di Landolfi disattende le richieste del diretto interessato che chiedeva, arrivando anche a bacchettare la giunta, un rapito utilizzo delle stesse al fine di poter dimostrare la propria innocenza. Dopo il voto di oggi sembra solo un gioco delle parti”, commenta la capogruppo democratica nella giunta per le Autorizzazioni della Camera, Marilena Samperi.
Secondo i magistrati di Napoli, in cambio di appalti per la raccolta dei rifiuti nel Casertano, nella società (controllata dai fratelli Orsi e dal boss Francesco Bidognetti) venivano assunte persone vicine a politici. La richiesta di autorizzazione era arrivata alla Camera il 21 dicembre scorso.