Regionali, la scuola al centro del progetto di Elisabetta Corvino

di Redazione

Casal di Principe – “Istruzione, formazione e cultura per lo sviluppo economico e sociale del territorio”. Sono i punti salienti del programma elettorale di Elisabetta Corvino, candidata al consiglio regionale della Campania con la lista Forza Italia.

“Nella mia qualità di docente – ha spiegato Elisabetta Corvino – ho a cuore tutto ciò che riguarda il mondo della scuola e della formazione. Quotidianamente sono a contatto con i giovani, gli studenti del mio territorio a cui insegno e da cui imparo tanto. Conosco perfettamente tutte le problematiche inerenti questo settore, di ogni ordine e grado. Dobbiamo partire dalle radici per poter ottenere un buon albero”.

“Se vogliamo realizzare un piano concreto per la vita – ha continuato Corvino – dobbiamo educare le persone e quindi garantire al paese un’offerta formativa valida e innovativa. Dunque l’istruzione e la formazione non più considerati una spesa, bensì un investimento sul capitale umano, in quanto motore di sviluppo di una società moderna, equa e inclusiva, fondata sulla conoscenza, dove a tutti sia garantita l’acquisizione delle competenze di cittadinanza necessarie per accedere al mondo del lavoro e partecipare attivamente alla vita collettiva. L’importanza scolastica non si limita solo alla formazione dell’individuo, influisce direttamente anche sul miglioramento economico della società dove è inscindibile, o almeno dovrebbe esserlo, il collegamento tra economia-scuola-lavoro”.

“Come raggiungere questo obiettivo? Occorre seguire alcuni step che ritengo siano fondamentali – ha dichiarato la candidata al consiglio regionale – Tra questi assume priorità una politica di interventi, ordinari e straordinari, finalizzati a migliorare le condizioni delle scuole che porta anche all’abbattimento delle spese pubbliche per il fitto di strutture private. Penso anche al tempo pieno per le scuole primarie prevedendo incentivi per la mensa scolastica: un’idea questa finalizzata a garantire maggiore autonomia alle madri lavoratrici. E’ inoltre indispensabile creare una rete tra le scuole per ottimizzare l’acquisto di beni e servizi. Infine ritengo indispensabile l’allestimento di biblioteche comunali e una politica mirata a convertire i beni confiscati ad asili nido, ludoteche e laboratori artistico-espressivi”.

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