Bari – Un incendio è divampato nella notte all’interno della sala macchine del traghetto “Francesca” della linea Adria Ferries, partito da Bari con circa 260 persone a bordo tra passeggeri ed equipaggio e diretto a Durazzo, dove sarebbe dovuto arrivare alle 8 del mattino.
Il rogo, le cui cause sono ancora sconosciute, è stato subito tenuto sotto controllo e poi domato da personale di bordo. La nave è rientrata in mattinata nel porto di Bari: non ci sono feriti e le condizioni dei passeggeri sono buone.
Non appena è scattato l’allarme, intorno all’una, sono state approntate le scialuppe, ma non è stato dato l’ordine di abbandono perché erano in corso le operazioni di spegnimento delle fiamme. L’imbarcazione – non appena segnalata la situazione – è stata immediatamente raggiunta da tre mezzi della Capitaneria di porto di Bari e da vedette della guardia di finanza e dei vigili del fuoco. Sono stati allertati anche i rimorchiatori a Bari e Barletta. A notte fonda, intorno alle 2.30, si è appreso che le fiamme erano state spente dalla squadra antincendio del personale di bordo e che non c’era alcun pericolo per le persone che si trovavano sul traghetto.
Il “Francesca”, con l’intervento di un rimorchiatore, si è quindi mosso verso Bari. Nel porto del capoluogo pugliese era stata predisposta l’accoglienza dei 201 passeggeri (una cinquantina gli italiani). 53 i componenti dell’equipaggio, fra i quali 20 italiani. Accompagnati su bus navette del porto di Bari, i passeggeri hanno raggiunto il terminal traghetti; su richiesta della Procura di Bari, sono stati identificati da agenti della polizia di frontiera. La nave viene trasferita sulla diga foranea per far posto all’altro traghetto che imbarcherà i passeggeri per riportarli in giornata a Durazzo.
“A bordo abbiamo ricevuto massima assistenza, ma poi ci hanno bloccato sulla nave e ci sono state molte donne che si sono sentite male per la paura”, ha raccontato uno dei passeggeri. “Quando hanno dato l’allarme – ha aggiunto – ci hanno fatto riunire a gruppetti di 20-25 persone vicino le scialuppe. Ci hanno fatto indossare i giubbotti di salvataggio e ci hanno dato acqua. Quando l’allarme è rientrato, ci hanno fatto accomodare e ci hanno dato cibo. A bordo abbiamo ricevuto massima assistenza ma adesso siamo stanchi. Ci hanno bloccato sulla nave per ore – ha continuato – e alcune donne si sono sentite male”.
L’episodio ha ricordato la tragedia del Norman Atlantic, avvenuta il 28 dicembre scorso al largo delle coste albanesi. Sul ponte 4 del traghetto che era in viaggio tra Igoumenitsa (Grecia) e Ancona con a bordo 443 passeggeri, 56 componenti dell’equipaggio e almeno sei clandestini scoppiò un incendio che provocò la morte di 11 persone. Altre 18 risultano ancora disperse.