Case abusive, proteste contro abbattimenti a Lago Patria

di Redazione

Lago Patria (Napoli) – Una mattinata infernale a Lago Patria, sul litorale tra Napoli e Caserta. La polizia è riuscita ad aggirare il blocco dei residenti della frazione di Giugliano entrando nel parco dove è prevista nelle prossime ore la demolizione di due villette abusive su ordine della Procura generale di Napoli. Qualche spintone al momento dell’irruzione.

Una persona – una delle proprietarie – è salita su un tetto, minacciando di lanciarsi nel vuoto. Poi è stata convinta a scendere.

Gli agenti, sono riusciti a entrare nel parco dal retro con un diversivo. I residenti avevano collocato una serie di ostacoli, tra cui auto, rimorchi e trattori come barricata per impedire l’accesso dall’ingresso principale. L’intervento è stato deciso ma, secondo quanto riferisce il primo dirigente Pasquale Trocino, senza scontri. Ora si è in attesa di un eventuale sgombero volontario da parte delle famiglie interessate: si tratta di due villette che devono essere abbattute per ordine della Procura generale.

Gli abitanti dell’intero parco stanno manifestando in segno di solidarietà con i proprietari delle due villette dopo l’ordine di abbattimento giunto dalla Procura generale. Si tratta delle uniche abitazioni per le quali è stata rigettata la richiesta di condono.

I proprietari chiedono che sia evitato l’abbattimento e il pagamento di una cifra ingente per un presunto danno all’ambiente sottolineando che proprio la presenza di queste abitazioni ha evitato il degrado dell’area. Tensione con i poliziotti per la carica di alleggerimento, poi applausi quando alcuni di loro si sono tolti il caso in segno di solidarietà con gli abitanti.

 

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