NAPOLI. Il presidente della giunta regionale della Campania, Stefano Caldoro, sarebbe indagato nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Napoli sui rischi per la salute pubblica determinati dalla mancata raccolta dei rifiuti.
Il procuratore aggiunto Francesco Greco e il pm Francesco Curciocontesterebbero al governatorela mancata attivazione di discariche in altre province della regione per fronteggiare l’emergenza. Al vaglio degli inquirenti, in particolare, i dati sul consumo di farmaci per allergie o eruzioni cutanee, un monitoraggio già sperimentato nell’inchiesta relativa alla precedente emergenza 2007-2008. Caldoro, a quanto si apprende,è pronto a dimissioni “se fossero provate responsabilità penali per fatti commessi inconsapevolmente”.
BOSSI: “DECRETO UM IMBROGLIO, NON LO VOTIAMO”. “Sono contrario alloperazione che stava passando in Consiglio dei Ministri, un decreto che io e Calderoli abbiamo capito essere un imbroglio e abbiamo deciso di non votare per non farlo passare”. Lo ha detto il leader della Lega Nord Umberto Bossi parlando dellemergenza rifiuti a Napoli, a una festa del Carroccio a Magenta. “Ho fatto un sondaggio fra la gente – ha aggiunto – e quei rifiuti non li vuole nessuno, altrimenti è una storia che non finisce, loro vanno avanti a produrre rifiuti e qualcuno glieli prende”. “La settimana che viene saremo sommersi dal problema dei rifiuti a Napoli, è una vergogna e lo sappiamo tutti”, ha tuonato ancora il senatùr. “Il povero Berlusconi laltra volta aveva risolto il problema ma poi non gli hanno dato nemmeno un voto – ha aggiunto riferendosi a Luigi De Magistris -, i voti li hanno dati a uno che diceva di voler risolvere il problema senza le discariche. Ora vediamo se ne è capace, anzi il sindaco di Napoli sia nominato commissario per i rifiuti, così non scappa”.
ERRANI (REGIONI): GOVERNO DICHIARI L’EMERGENZA. L’emergenza c’è, il governo non la dichiara, preso nella morsa della Lega. Veneto e Lombardia sembrano non intenzionati ad accogliere nulla, ma il governatore dell’Emilia Romagna e presidente della consulta delle Regioni VascoErrani ricorda che siamo un paese e quindi ognuno deve prendersi responsabilità. “Il governo ci deve dire se è emergenza nazionale, per me lo è – dice al Tg3 – E tutte le istituzioni devono fare la loro parte. Parliamo di un intervento straordinario. Già abbiamo fatto in altre occasioni azioni di solidarietà. È fondamentale che ci sia un piano certo che assicuri l’autosufficienza nel ciclo di smaltimento dei rifiuti a Napoli e in Campania, ma di fronte a una situazione così grave non possiamo tirarci indietro. Siamo un paese”.
DE MAGISTRIS: “LA CAMORRA DIETRO I ROGHI”. “La camorra ostacola la nostra rivoluzione ambientale”. È quanto ha detto il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, parlando con i giornalisti a margine della manifestazione “Il sabato delle idee” presso l’istituto Suor Orsola Benincasa nel capoluogo partenopeo.Incremento della differenziata e appalti puliti: su questi due punti, ha fatto capire De Magistris c’è l’ostilità della criminalità. Il business, a sentire il sindaco di Napoli, è enorme e “per questo c’è qualcuno che ci vuole ostacolare”. Chi? “Sarà la magistratura ad accertarlo”, dice De Magistris.
BERLUSCONI E IL ‘NO’ DELLA LEGA.Il continuo tira e molla tra Pdl e Lega sui rifiuti non aiuta certo Napoli, che stanotte ha vissuto altre ore di caos e rivolte, con cassonetti dati alle fiamme in diversi quartieri della città e strade sommerse dai rifiuti. Silvio Berlusconi ha annunciato per giovedì prossimo il decreto sui rifiuti, ma la Lega lo ha gelato. Durissime le parole di Calderoli: “Non abbiamo visto alcun testo, ma niente truffe o voleranno le sedie”. La Lega non vuole assolutamente che i rifiuti di Napoli e provincia varchino la soglia delle regioni del Nord. E le parole del presidente del Consiglio regionale, Davide Boni, leghista, aumentano la tensione: “Noi non accetteremo nessun giochetto che trasformi i rifiuti dei napoletani in rifiuti speciali. Ognuno si tenga i propri e si rimbocchi le maniche per smaltirli. Neppure un sacco partenopeo deve varcare i confini della Lombardia e nessun centesimo lombardo dovrà finire a Napoli per risolvere l’ennesima emergenza”. Sarà difficile per Berlusconi emenare il decreto annunciato con i leghisti a tenerlo per il collo.
ZAIA E COTA. Dopo lo stop del ministro Calderoli, sono intervenuti direttamente i governatori del Nord. “I rifiuti di Napoli non li vogliamo, ma siamo disposti a offrire know-how e tecnici disposti a dare una mano per impostare una raccolta differenziata” ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia, ricordando che la sua regione ha “al riguardo 10-11 anni di storia alle spalle e per questo siamo infatti riusciti ad eliminare le discariche”. “Così come abbiamo mandato i tecnici della sanità al servizio della sanità napoletana – ha concluso – siamo disposti ad inviare anche i nostri esperti ma non a portarci a casa i rifiuti”.E anche il suo collega del Piemonte, Roberto Cota, ha sottolineato che “mandare i rifiuti da un posto allaltro non è la soluzione, anzi deresponsabilizza”. “Infatti lo abbiamo visto in questi anni – ha spiegato Cota – più si deresponsabilizzano e più le amministrazioni locali non risolvono i problemi ed i cittadini pagano”. “Per la Lega collaborare è un optional” insorge lItalia dei Valori, mentre i Verdi lanciano una campagna contro i leghisti: manderanno gli indirizzi di Bossi e dei deputati della Lega Nord a tutti i napoletani.
BERSANI. Intanto,Pier Luigi Bersani, chiede a gran voce un immediato intervento dell’esecutivo sull’emergenza della Campania. “È intollerabile – attacca il leder del Pd – che venga rifiutata la solidarietà dalla stessa forza politica, la Lega, che la richiese e la ottenne a metà degli anni ’90 in giornate di emergenza che riguardarono Milano. Se il governo si paralizza in situazioni del genere, significa che il governo non c’è più”. Martedì a ora di pranzo si terrà un vertice di maggioranza con Silvio Berlusconi a Palazzo Grazioli. La riunione servirà proprio a fare il punto sul decreto rifiuti in vista del Cdm di giovedì prossimo.