Festival dell’Impegno Civile contro le aggressioni ai beni confiscati

di Redazione

 CASERTA. Artisti, rappresentanti istituzionali e del mondo produttivo, sindacati e associazioni, docenti universitari e studiosi uniti per rispondere alle ultime intimidazioni giunte dalla camorra contro il riutilizzo dei beni confiscati.

Ed anche un segnale a quelle amministrazioni locali che stanno mettendo in discussione il modello di riutilizzo delle strutture sottratte alla criminalità organizzata sviluppato in provincia di Caserta. Acquista nuove forti valenze il Festival dell’Impegno Civile, l’unico in Italia realizzato su beni confiscati alle mafie, promosso da Libera Caserta e dal Comitato Don Peppe Diana, con l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, che, dopo le tappe del Pre-Festival in provincia di Napoli, inizierà il suo percorso di concerti, spettacoli, mostre, convegni per tutto il mese di luglio tra Castel Volturno, Casal di Principe, San Cipriano d’Aversa, Sessa Aurunca.

A presentarlo, mercoledì 29 giugno alle ore 12, presso la struttura confiscata di via Romaniello 110, a Trentola Ducenta, che ospita la “Casa Famiglia dei Felicioni”, il magistrato Donato Ceglie e Mauro Baldascino dell’Osservatorio Regionale sui Beni Confiscati, membri del Comitato Scientifico del Festival “Abbiamo deciso di presentare il Festival nella Casa Famiglia dei Felicioni come atto simbolico. – afferma Valerio Taglione referente di Libera Caserta – Proprio qui è iniziato, a seguito di alcuni atti del sindaco, quello che a molti sembra ad un attacco sistemico alle migliori esperienze sviluppate sui beni confiscati in provincia di Caserta. Stiamo vivendo un momento molto delicato, che vede da un lato le scelte non condivisibili di alcune amministrazioni locali che decidono di revocare l’affidamento di alcuni beni confiscati, dall’altro la recrudescenza di atti intimidatori della criminalità organizzata che è tornata a far sentire le proprie minacce. A tutto questo – conclude Taglione – rispondiamo rafforzando la restituzione di questi beni alla collettività con momenti artistici, culturali e di riflessione, ma anche proponendo il modello di economia sociale, sviluppo e occupazione che, proprio a partire dai beni confiscati, si è realizzato in questi anni”.

IL PROGRAMMA. Decine di spettacoli, concerti, tavole rotonde, incontri, presentazione di libri. Dal I luglio e per tutto il mese si terrà nel casertano l’unico Festival italiano realizzato sui beni confiscati. Promosso da Comitato Don Peppe Diana e Libera Caserta, sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e patrocinato dalla Regione Campania e dalla Provincia di Caserta, il Festival dell’Impegno Civile si terrà in concomitanza con i campi estivi promossi da Libera, ed è sostenuto da Banca Etica, Cigil, Cisl, Fondazione per il Sud, Fondazione Polis, Camera di Commercio di Caserta, Csv Assovoce. Tra gli eventi previsti la lectio magistralis di Giuliano Montaldo, i concerti della Nuova Orchestra Scarlatti (per festeggiare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia), del Parto delle Nuvole Pesanti, di Lucariello, dei Cantica Popularia, gli spettacoli teatrali “Mafie in Pentola” di Tiziana Di Masi e Andrea Guolo, “Poi piovve la città” di Linda Dalisi, “Quattro bombe in tasca” de Il pozzo e il pendolo, il FilmFest “Il corto biologico”. Tra i partecipanti ai diversi dibattiti Don Luigi Ciotti e Don Vinicio Albanese, la vicepresidente della Camera Rosy Bindi, i magistrati Raffaele Cantone, Raffaele Marino e Aldo De Chiara, gli assessori regionali Vito Amendolara e Pasquale Sommese, il Presidente della commissione regionale Beni Confiscati Antonio Amato, il commissario regionale Antiracket Franco Malvano e il Presidente del FAI Tano Grasso, i docenti universitari Carlo Borzaga, Gregorio Arena e Michele Mosca. Ed ancora ci saranno proiezioni di film con Il Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli e Fondazione Cinemovel, l’iniziativa “cani sciolti a Sessa Aurunca” con l’associazione Progetto Cane Cittadino, i reading di Vodisca Teatro, mostre, presentazioni di libri e assaggi dei prodotti coltivati sui beni confiscati e preparati dalla Nuova Cucina Organizzata.

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