Aversa – “Comunicare la famiglia: ambiente privilegiato dell’incontro nella gratuità dell’amore” è il tema che quest’anno Papa Francesco ha voluto porre al centro della 49esima Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali.
Il messaggio del Santo Padre sarà anche argomento della tradizionale tavola rotonda con i giornalisti promossa dalla diocesi di Aversa, che si terrà sabato 27 giugno, alle ore 11, nel Salone della Curia Vescovile di Aversa, in via Santa Maria a Piazza, 49.
“In ogni epoca della storia l’umanità ha sentito vivo il desiderio di comunicare”, dichiara il vescovo di Aversa, Mons. Angelo Spinillo, nel presentare il confronto con gli operatori del mondo dell’informazione e della comunicazione. “Potremmo riconoscere che l’uomo, attraverso la possibilità di entrare in relazione con altri esseri umani, ha potuto sviluppare conoscenze ed attività, maturare competenze, elaborare pensieri e sentimenti. Attraverso il comunicare è venuto ogni progresso. Infatti lo sviluppo delle possibilità di vita è andato sempre di pari passo con l’evoluzione delle tecniche di comunicazione, ed oggi siamo in grado di partecipare di potenzialità forse non immaginabili in altri tempi ed in contesti passati, sicuramente cresciute grazie ad una comunicazione sempre più efficace negli strumenti e nei linguaggi. Ecco il motivo del nostro incontrarci. E per questo ringrazio tutti coloro che hanno accolto questo invito”.
La famiglia, ci ricorda Papa Francesco, è il primo luogo dove impariamo a comunicare e ancora oggi può essere una “scuola di comunicazione come benedizione”, in un mondo in cui i media più moderni possono sia ostacolare che aiutare la comunicazione in famiglia e tra famiglie. Il Santo Padre annuncia che oggi la sfida è “reimparare a raccontare, non semplicemente a produrre e consumare informazione”.
“Incontrarci per riflettere e dialogare sul tema della comunicazione, e della comunicazione su un aspetto specifico e delicato come quello della famiglia, in questo nostro tempo, ci chiama a riconoscere il rapporto che esiste tra il progredire dell’efficienza dei mezzi di comunicazione e l’elaborazione di esperienze e di realtà del vissuto dell’umanità. Ma questo – osserva Spinillo – ci chiama anche a riconoscere di quanta consapevolezza necessita oggi l’uso degli strumenti della comunicazione, e della loro velocità ed efficienza, nel parlare all’umanità di ciò che tocca la sua vita nelle realtà più coinvolgenti, come appunto la famiglia”.
‘Comunicare la famiglia’, conclude il vescovo, rimane “una dimensione essenziale del nostro essere Chiesa, del nostro essere popolo riunito nella luce dell’amore dell’Unico Padre e chiamato a camminare insieme, seguendo il Cristo, il Figlio di Dio, per fecondare di bene la storia dell’umanità. Comunicare questo, che Giovanni Paolo II definiva il “Vangelo della famiglia”, all’uomo del nostro tempo è chiamare l’umanità a condividere un valore grande, una sapienza che illumina di senso e di speranza ogni sua giornata”.
La tavola rotonda con gli operatori del mondo dell’informazione e della comunicazione sarà moderata da Ermanno Corsi, giornalista e scrittore italiano, e oltre a Mons. Angelo Spinillo vedrà anche la partecipazione di monsignor Salvatore Coviello, vicario episcopale diocesano per la Pastorale della Famiglia, e di don Carlo Villano, direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali della Diocesi di Aversa.
Monsignor Coviello sottolinea che “la Chiesa deve rispondere e ‘intercettare’ i cambiamenti che interessano la famiglia nella società contemporanea e deve sostenere le famiglie nel percorso formativo, specie in questo tempo particolare in cui si vuole proporre un modello di uomo basato sull’emozione e non sulla verità che parta dal dato biologico della natura umana. ‘Comunicare la famiglia: ambiente privilegiato dell’incontro nella gratuità dell’amore’ è al centro del cammino educativo e formativo su cui è impegnata tutta l’azione dell’ufficio diocesano di pastorale familiare, in sintonia con il Santo Padre e con il nostro vescovo”.