“Non capisco un acca”, presentazione al Bad Museum

di Redazione

 NAPOLI. Nell’ambito del progetto Apo Zona continuano gli incontri al Bad Museum di Casandrino (Napoli), in via Croce, nel segno della letteratura, della poesia e delle arti visive.

Sabato 14 gennaio, alle 17.30, è la volta dell’artista Maurizio Ceccato, definito da alcuni il nuovo Munari, sicuramente uno dei più bravi grafici che l’editoria italiana tiene in forza. Introdotto dall’artista e critico d’arte Gerardo Pedicini, Ceccato presenterà al “Bad” l’album “Non capisco un acca” edito da Hacca edizioni e darà luogo per l’occasione ad una performance molto interessante.

“Non capisco un’acca” è un album, un album che nasce dall’assenza. Mi interessava far confluire in una casa nuova cose pensate nel tempo, da tempo. Ho scoperto che non esisteva niente che si chiamasse “Non capisco un’acca”, nessun logo, nessun libro, nessun disco, niente. Niente spiegava il senso di quella frase: c’era, al limite, una bella lettura del Tommaseo, nel suo Dizionario… E quindi da lì avevo cominciato ad arrovellarmi cercando di capire se esisteva, se poteva esistere, un modo per raccontare questo strambo dilemma. La casa editrice si chiama Hacca, il logo è la doppia acca, e quindi mi sono detto che era il caso di fare un libro fatto soltanto di “acca”.

Maurizio Ceccato, Roma 14 aprile del1970, è un illustratore, graphic designer ed art director. Dal 1994 collabora per il manifesto, Avvenimenti, Linea d’ombra, Lettere, l’Espresso. Ha disegnato le copertine per Castelvecchi e per Malatempora ed ha lavorato a molti altri progetti editoriali legati al fumetto, come quello del 2001 dal titolo Sovversivi, contro la censura. Nel 2002 ha disegnato le copertine della collana di classici I gialli dell’Unità. Dal 2001 al 2008 ha lavorato come art director per Fazi Editore, Elliot, Castelvecchi, Arcana. Attualmente lavora per Elliot, Ponte alle Grazie, Laterza, Iacobelli, Hacca e altri. Nel 2007 nasce IFIX s. r. l., società di project design. Dal 2011, con Leonardo G. Luccone, fonda il progetto Watt, una collana editoriale tra letteratura ed illustrazione ad alto tasso artigianale.

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