Dimissioni Ros, Palmieri: “Un atto consequenziale”

di Redazione

Aversa – “Coerentemente con la posizione critica assunta dal Nuovo Centro Destra all’indomani delle consultazioni elettorali per il rinnovo del Consiglio regionale della Campania che hanno visto alcuni rappresentanti della maggioranza di centro destra schierarsi con forze politiche che appoggiavano il candidato di centro sinistra, De Luca, e consequenzialmente all’assordante silenzio del Sindaco Sagliocco, che non ha dato seguito alle nostre richieste di verifica interna alla maggioranza, abbiamo ritenuto doveroso, dopo un breve periodo in cui ci siamo astenuti dal partecipare a tutti gli incontri istituzionali, che il nostro rappresentante nell’esecutivo, il dottor Vittorio Ros, rassegnasse le dimissioni dall’incarico”.

È il consigliere comunale Mimmo Palmieri a motivare le dimissioni dell’assessore Ros, protocollate nella mattinata di oggi, 30 giugno.

La maggioranza perde, dunque, il sostegno di un altro partito, il Nuovo Centro Destra appunto, considerato che Palmieri pur non passando ufficialmente all’opposizione, manterrà un atteggiamento critico nei confronti dello sparuto gruppo rimasto alla guida della città.

“Con la presente – si legge, tra l’altro, nella lettera protocollata da Ros – rassegno formalmente le mie dimissioni dall’incarico di assessore della Giunta Municipale di Aversa e rimetto le relative deleghe. Nel corso degli ultimi mesi si sono registrate varie incomprensioni tra la maggioranza che sostiene la Giunta ed il gruppo politico di mia espressione, culminate alle ultime lezioni nel sostegno al centro sinistra da parte di alcuni componenti la stessa maggioranza. Tale situazione è motivo di forte imbarazzo nei confronti dei cittadini che a suo tempo espressero l’amministrazione di centro destra. È chiara ormai da alcune settimane la presa di posizione del NCD ed ancora ad oggi non trova risposta. Non ritenendo giusto continuare ad occupare una posizione di visibilità, peraltro retribuita, in quota ad un Partito che lamenta alcune incomprensioni politiche, senza la giusta serenità che oggi non ho più per un insieme di cause politiche e personali. A tutto ciò va aggiunto che è diventato per me sempre più problematico conciliare gli impegni professionali e privati con un’azione amministrativa efficace e continua”.

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