Tunisi – Almeno 12 persone sono state arrestate in Tunisia in relazione al massacro di 38 turisti stranieri avvenuto nei resort di Sousse. Lo ha reso noto Lazhar Akremi, tra i leader del partito Nida Tounes del presidente Essebsi. L’attacco all’hotel era stato rivendicato dall’Isis e, nei giorni immediatamente successivi, erano già finite in manette alcune persone legate all’attentatore, Seifeddine Rezgui.
Akremi ha spiegato anche che è stato emesso un mandato di arresto nei confronti di altre due persone che sarebbero state addestrate in Libia insieme con il killer di Sousse. “Il gruppo ha ricevuto l’addestramento in Libia e aveva gli stessi obiettivi, due persone hanno compiuto l’attacco al museo del Bardo, e una quello di Sousse”, ha detto.
Unità di sicurezza tunisine hanno arrestato a Sfax tre persone accusate di appartenere a una cellula terroristica da poco costituitasi e legata all’Isis. Era costituita da 6 persone, di cui 3 sono ancora in fuga. I presunti jihadisti arrestati sono stati trasferiti alla sede del nucleo antiterrorismo di Tunisi per essere interrogati.
Dopo le polemiche dei giorni scorsi scattano i primi provvedimenti del ministero dell’Interno tunisino. Nella tarda serata di mercoledì è stata ufficializzata la rimozione dei capi della sicurezza dei distretti di Sousse, Monastir e Kairouan.