Terrorismo, l’audio delle intercettazioni della jihadista italiana

di Redazione

Maria Giulia Sergio chiama dalla Siria a Milano la sorella Marianna e le descrive dall’interno il cosiddetto “Stato islamico” guidato dal califfo Abu Bakr Al-Baghadi.

Il 7 gennaio 2015, giorno della strage di Parigi, la jihadista italiana giustifica i terroristi che hanno appena commesso il massacro di Charlie Hebdo.

Giulia: “In Francia due fratelli hanno ucciso kufar (miscredenti)…” Marianna: “Ehh”.

Giulia: “.. che hanno, che in pratica hanno preso in giro il profeta e tutta la umma (la comunità islamica)…. Hanno ucciso… Però questi due poi shuhada (martiri), che Dio l’Altissimo accetti la loro anima in paradiso… Però loro hanno esattamente obbedito all’ordine dell’emiro dei credenti, e l’emiro dei credenti considera il loro atto lecito, nel giorno del giudizio, lode a Dio, capito?” Marianna: “Sì”.

“Questa gente bisogna tagliargli la testa”. Nelle conversazioni via Skype con la famiglia, Maria Giulia Sergio parla con la madre e le ordina di andare in Siria ubbidendo al marito, “l’unico che può decidere all’interno della famiglia”. ”Papà tu decidi, tu prendi mamma per i capelli e vieni (in Siria), lei non ha diritto ad alcun parere. Se Said decide che io non posso uscire, io non posso uscire: la donna si deve prostrare al marito, al marito si deve obbedienza totale”‘.

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